Mutui: contrordine delle banche: “sospendete la sospensione”
Ricordate il detto: la toppa è peggio del buco?
Ecco, potrebbe riassumersi così la vicenda che in questi giorni ha colpito numerosi imprenditori. Questi infatti sarebbero stati contattati – e allarmati, più che allertati - dagli istituti di credito presso cui avevano acceso un mutuo, per poi sospenderne le rate a causa della pandemia.
Le banche li avrebbero sollecitati a riprendere a pagare quanto prima, per scongiurare effetti collaterali potenzialmente ancora più dannosi. Vale a dire, l’iscrizione in Centrale Rischi, che scatterebbe indipendentemente dalla regolarità del proprio profilo cliente in fase pre-Covid19.
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A darne notizia è stata Federcontribuenti, evidenziando un’anomalia procedurale: la comunicazione dell’istituto di credito non sarebbe avvenuta a mezzo cartaceo, o comunque scritto, ma per telefono. Privando così i clienti di riferimenti/estremi normativi attraverso cui ricostruire l’intero quadro, e soprattutto comprendere se – e quanto – sia effettivamente grave la propria posizione.
All’origine di tutto ci sarebbe il fatto che l’Autorità Bancaria Europea (EBA) avrebbe autorizzato gli istituti di credito italiani a segnalare come cattivi pagatori gli imprenditori che hanno usufruito della sospensione delle rate del mutuo (attiva fino al 30 giugno) a causa della crisi produttiva ed economica determinata dall’esplosione del Coronavirus su base globale.