Non toccate quell’IBAN
Un debito sospeso è l’anticamera del pignoramento del conto corrente
E questo, a cascata, pregiudica la vita privata, familiare e professionale. Legittimo, quindi, chiedersi come scongiurare lo sconfortante scenario. C’è un modo per evitare il punto di non ritorno?
Sì. Sbloccare il debito (vale a dire, estinguerlo o perlomeno mettersi in condizioni di farlo) rende nuovamente utilizzabile il proprio Iban. Ci sono 60 giorni di tempo per estinguere la pendenza o presentare richiesta di rateizzazione del suo ammontare.
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…e se non ci riesci? Come si espleta il pignoramento?
Il fattore discriminante è la natura delle somme depositate sul conto corrente, e la tempistica con cui ciò avviene. Nel caso di accredito dello stipendio precedente al pignoramento, il creditore può aggredirne solo un terzo, se invece è successivo, l’esproprio è ammesso nella misura di un quinto.
In caso di conto cointestato, il pignoramento può intaccare al massimo la metà dell’importo presente sull’Iban. Se però, in un secondo momento, il debitore apre altri conti correnti, il creditore può aggredire anche questi.
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