Nuova chance per rottamare le cartelle esattoriali? Intanto dal 1 luglio…
15.05.2017 16:45
Scaduti il 21 aprile scorso i termini per l’adesione alla definizione agevolata dei debiti con Equitalia, i contribuenti attendono ora notizie in merito all’importo da pagare. Ma quale sorte spetta a chi non è riuscito a presentare la domanda in tempo?
A sollevare l’interrogativo è Confedercontribuenti, associazione storicamente impegnata nella tutela del consumatore, che ha sollecitato la riapertura dei termini per beneficiare della rottamazione, confidando nel fatto che in questi giorni vengono presentati gli emendamenti alla Finanziaria.
Molti cittadini sono stati tagliati fuori dalla definizione agevolata in quanto impossibilitati a saldare il debito in cinque rate, o a causa della vacatio normativa relativa alla compensazione dei crediti. Quest’ultima significa, letteralmente, “mancanza della legge”, e indica la situazione caratterizzata dall’assenza di una norma, o perché in un dato settore non si è ancora legiferato, o perché, pur avendolo fatto, non si è chiusa la finestra temporale propedeutica all’entrata in vigore del provvedimento.
“Riteniamo positivo che, dopo anni, sia stata varata una misura che consenta ai cittadini di saldare i propri debiti al netto di interessi e mora. Contestualmente, però, vogliamo che sia chiaro, alle forze politiche, che il passo successivo è quello di individuare misure personalizzate, pensate in modo specifico per far fronte alle esigenze del singolo. È l’unico modo per evitare che questo venga schiacciato da rate troppo alte”. Così Carmelo Finocchiaro, presidente nazionale di Confedercontribuenti.
Cosa cambia in estate per il pignoramento dei conti correnti?
Nel frattempo, si preparano ulteriori, significative trasformazioni in materia finanziaria, per i cittadini. Il 1 luglio Equitalia dovrebbe chiudere i battenti, e toccherà all’Agenzia delle Entrate Riscossione sostituirla. La procedura è stata sancita dal Decreto Legge n.193/2016 che, all’articolo 1, annuncia la costituzione di detto organismo, strumentale all’Agenzia delle Entrate, pubblico e sottoposto al diretto controllo del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
L’Agenzia delle Entrate Riscossione prenderà il posto di Equitalia, a titolo universale, in tutti i rapporti giuridici attivi e passivi, come pure in tutti i giudici processuali. Questo organismo godrà di poteri particolarmente ampi. Potrà infatti visionare le informazioni contenute negli archivi elettronici dell’INPS, come pure quelle relative all’Anagrafe Tributaria, e procedere al pignoramento dei conti correnti in modo diretto, senza dover ottenere l’autorizzazione del giudice.
Scaduti il 21 aprile scorso i termini per l’adesione alla definizione agevolata dei debiti con Equitalia
I contribuenti attendono ora notizie in merito all’importo da pagare. Ma quale sorte spetta a chi non è riuscito a presentare la domanda in tempo?
A sollevare l’interrogativo è Confedercontribuenti, associazione storicamente impegnata nella tutela del consumatore, che ha sollecitato la riapertura dei termini per beneficiare della rottamazione, confidando nel fatto che in questi giorni vengono presentati gli emendamenti alla Finanziaria.
Molti cittadini sono stati tagliati fuori dalla definizione agevolata in quanto impossibilitati a saldare il debito in cinque rate, o a causa della vacatio normativa relativa alla compensazione dei crediti.
Quest’ultima significa, letteralmente, “mancanza della legge”, e indica la situazione caratterizzata dall’assenza di una norma, o perché in un dato settore non si è ancora legiferato, o perché, pur avendolo fatto, non si è chiusa la finestra temporale propedeutica all’entrata in vigore del provvedimento.
“Riteniamo positivo che, dopo anni, sia stata varata una misura che consenta ai cittadini di saldare i propri debiti al netto di interessi e mora. Contestualmente, però, vogliamo che sia chiaro, alle forze politiche, che il passo successivo è quello di individuare misure personalizzate, pensate in modo specifico per far fronte alle esigenze del singolo. È l’unico modo per evitare che questo venga schiacciato da rate troppo alte”. Così Carmelo Finocchiaro, presidente nazionale di Confedercontribuenti.
Cosa cambia in estate per il pignoramento dei conti correnti?
Nel frattempo, si preparano ulteriori, significative trasformazioni in materia finanziaria, per i cittadini.
Il 1 luglio Equitalia dovrebbe chiudere i battenti, e toccherà all’Agenzia delle Entrate Riscossione sostituirla.
La procedura è stata sancita dal Decreto Legge n.193/2016 che, all’articolo 1, annuncia la costituzione di detto organismo, strumentale all’Agenzia delle Entrate, pubblico e sottoposto al diretto controllo del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
L’Agenzia delle Entrate Riscossione prenderà il posto di Equitalia, a titolo universale, in tutti i rapporti giuridici attivi e passivi, come pure in tutti i giudici processuali.
Questo organismo godrà di poteri particolarmente ampi.
Potrà infatti visionare le informazioni contenute negli archivi elettronici dell’INPS, come pure quelle relative all’Anagrafe Tributaria, e procedere al pignoramento dei conti correnti in modo diretto, senza dover ottenere l’autorizzazione del giudice.
da redazione