Patente e revisione auto: scadenze a fine estate e autunno
Nuovo inizio post Covid-19? Sì, ma con nuovi problemi…
Riprendere una quotidianità a pieno regime o quasi significa prima di tutto una cosa. Tornare a spostarsi sul medio e lungo raggio più volte al giorno e con frequenza costante. Utilizzare un’auto o un ciclomotore, però, costa, e quindi ha reso di stringente attualità il tema delle scadenze relative al bollo, alla revisione, ed all’assicurazione.
Quali tutele – economiche e giuridiche – ha previsto il Governo per i cittadini che, forzatamente, non hanno potuto usufruire per circa due mesi di balzelli già pagati, e che ora possono/devono tornare a circolare, ma con tanti problemi economici in più sul groppone?
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Il Decreto Cura Italia ha raddoppiato la finestra temporale entro cui si può utilizzare l’auto anche DOPO la scadenza della relativa polizza, se questa, originariamente, era prevista entro il 31 luglio 2020. Non più 15 ma 30 giorni di tolleranza sia per le Rc Auto annuali che per quelle il cui premio da pagare è suddiviso in rate semestrali.
Avresti dovuto effettuare la revisione del veicolo prima del 17 marzo o entro il 31 luglio? Niente paura, fino al 31 ottobre 2020 puoi utilizzarlo comunque per i tuoi spostamenti senza subire una multa (articolo 92, comma 4 del Decreto Cura Italia).
Inoltre, se ti è scaduta la patente dopo il 31 gennaio 2020, il documento resta valido fino al 31 agosto prossimo (articolo 104 del Cura Italia).
Andrà tutto bene? Staremo a vedere…
Queste proroghe di massa, se non saranno ben gestite, potrebbero creare un fastidioso e pericoloso effetto imbottigliamento. Infatti, inevitabilmente, ottobre e novembre saranno caratterizzati da un incremento massiccio delle revisioni dei veicoli. Si stima che ne dovranno essere controllati circa 7 milioni, a cui va sommato il milione e mezzo che, a prescindere dal Covid-19, dovrà essere ispezionato dopo settembre.
Riusciranno le officine a far fronte a questa abnorme mole di lavoro? Gli addetti sono ottimisti, ed infatti hanno già lanciato un allarme: in base ai calcoli è emerso che, dedicando ad ogni revisione una media di 25 minuti e lavorando anche il sabato, potranno essere visionati circa la metà dei mezzi (4,3 milioni).
E’ quindi stata avanzata una controproposta finalizzata a schivare il collasso: prorogare in modo differenziato i termini per la revisione. Così, quelle scadute a marzo slitterebbero ad agosto 2020, quelle scadute ad aprile sarebbero riprogrammate a settembre, e così via fino a calendarizzare quelle con scadenza più recente a novembre e dicembre prossimi.
Si attende la risposta del Governo…