Perché richiedere il casellario giudiziale?
Ce l’hai fatta
Hai superato il colloquio con una grande azienda, la più grande nel tuo settore professionale. Quella per cui, sin da quando hai iniziato, desideravi lavorare. Il tuo sogno è ad un passo dal realizzarsi. Restano da espletare solo alcune pratiche burocratiche, tra cui la presentazione del tuo casellario giudiziale.
Per un attimo vai nel pallone. Non sai neppure cos’è, il casellario giudiziale. Non te lo hanno mai chiesto, i precedenti datori di lavoro, e quindi non hai la minima idea di qual è l’iter per richiederlo. Ecco, in breve, tutto quello che c’è da sapere sull’argomento.
Di cosa parliamo quando parliamo di casellario giudiziale?
Come suggerisce la parola, si tratta di un archivio che fa riferimento alla Procura della Repubblica di ciascun tribunale ordinario italiano. Al suo interno si trovano gli estratti delle sentenze emesse dall’autorità giudiziaria e da quella amministrativa; questa raccolta consente di avere un quadro complessivo dei rapporti tra ogni persona fisica/persona giuridica/ditta individuale e la giustizia, mediante l’elenco di eventuali procedimenti penali o civili (in fieri o già approdati a sentenza definitiva).
Dal casellario giudiziale possono essere estrapolati due tipi di certificati, che informano in merito a
- eventuali condanne penali, civili e amministrative passate in giudicato;
- processi ancora in corso (cosiddetti carichi pendenti).
I casellari giudiziali dislocati sul territorio confluiscono nel casellario centrale del Ministero della Giustizia; i soggetti che possono “interrogare” l’archivio sono le istituzioni giudiziarie, amministrative e le persone fisiche.