Perizia econometrica: così ti difendi da chi specula e sconfiggi la banca
27.04.2015 15:10
Perizia econometrica scofiggi gli illeciti bancari
La principale “arma” a disposizione del cittadino per combattere gli illeciti bancari è la perizia econometrica. Questa viene redatta da un addetto ai lavori (commercialista, tributarista) per verificare l’ammontare degli interessi attivi e passivi applicati.
Negli ultimi anni i cittadini sono diventati sempre più consapevoli e agguerriti, pretendono di sapere cosa pagano e perché, agli istituti di credito, così, quello delle perizie è diventato un vero e proprio business.
Una “giungla” in cui è difficile orientarsi, se non si fa attenzione. Ecco una guida per evitare di finire nelle mani di chi specula.
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Le perizie non si vendono come al supermercato
Come spiega Gaetano Vilnò (Presidente Dipartimento Europeo Controllo Illeciti Bancari) in un’intervista esclusiva a Deciba, queste sono «indispensabili per il professionista non per il cliente.
Una persona non deve comprare una perizia,non gli servirà a nulla,il consiglio è quello di non comprare perizie, ritengo che un professionista serio non debba farlo,al limite fatevi fare una pre-analisi seria o una diagnosi aziendale».
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Chi lavora seriamente non tenta di condizionarti
È consigliabile far eseguire a più soggetti tra loro indipendenti i controlli sul proprio conto o mutuo. Meglio evitare di dare mandato esclusivo, perché in tal modo si rischia di legarsi mani e piedi incautamente.
Per prendere la decisione migliore, è necessario valutare e confrontare con calma e lucidità più dati possibili. Non aver paura di chiedere chiarimenti e approfondire tutto quello che non è completamente esplicitato. «Non fidarti di chi fa tutto molto semplice, con le banche si vince ma richiede impegno e lavoro molto serio e complesso», aggiunge Vilnò.
Non lasciare niente al caso. Chiedi a tutti quelli che consulti di mettere per iscritto il loro parere, così da avere tutto nero su bianco. Ti fanno pressioni per convincerti a firmare qualcosa? Non sono professionisti. Stai alla larga da loro.
Ma è realistico sperare di arrivare a una transazione, se la perizia econometrica conferma i dubbi del consumatore? «Spesso succede per i conti correnti precedenti al 2000. In questo caso, infatti, l’anatocismo è sistematico e la banca non sa dove sbattere la testa, quindi solitamente cerca una negoziazione» puntualizza Vilnò. «Diverso è per i conti correnti successivi al 2000 e per mutui e leasing, così, dobbiamo arrivare almeno all’atto di citazione; successivamente l’istituto di credito capisce che facciamo sul serio e allora ci sono diverse aperture».
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Da redazione