Pignoramento immobili: come si tutela il comproprietario?
Condividere tutto non è quasi mai una buona idea
Poco importa che si tratti di fratelli, genitori e figli, o partner. Mettere a completa disposizione dell’altro tempo, energie…e beni materiali può avere conseguenze disastrose. Sulla vita quotidiana, quella affettiva…e sulla propria stabilità economica.
Un esempio? In presenza di prima casa cointestata, se uno dei due contrae debiti, ad essere coinvolto nel pignoramento è anche l’altro (partner, parente). Proviamo a spiegare perché.
Cosa dice la legge?
L’articolo 599 del Codice di Procedura Civile stabilisce che, in caso di debiti di uno dei comproprietari, il creditore ha facoltà di rivalersi anche intaccando beni indivisi cointestati.
Ma non solo: il comproprietario non responsabile del debito è comunque coinvolto anche a livello burocratico nella procedura, mediante notifica dell’avviso di pignoramento. E da questo momento in poi gli è vietato allontanare i suoi da quelli del debitore, se prima il giudice non dà il via libera.
Prima casa: chi può pignorarla?
L’immobile di residenza può essere aggredito solo da creditori privati (persone fisiche, banche). Il Fisco, invece, può chiederne l’esproprio SE E SOLO SE il debitore è proprietario di altri immobili, e l’immobile in questione è annoverato tra quelli di lusso.
Quale tutela per il comproprietario?
In sede di udienza l’autorità giudiziaria deve decidere il passo da intraprendere dopo la notifica del pignoramento.
Generalmente ci sono tre opzioni: prima di predisporre la vendita all’asta, il comproprietario può pagare la somma pendente al creditore, ricevendo così, da parte del debitore, il trasferimento della sua quota del bene immobile.
In alternativa questo può essere venduto all’asta, ed il ricavato utilizzato per saldare il creditore e, contestualmente, pagare al comproprietario la sua quota originaria del bene.
Qualora sia possibile, invece, l’immobile sarà suddiviso tra i comproprietari ed impiegata solo la parte relativa al debito per rimborsare il creditore.
La redazione