“Posso vendere la macchina se sono indebitato?”
E’ una domanda, questa, molto frequente da parte dei nostri lettori
Spesso infatti si contraggono debiti a seguito della perdita del lavoro, per motivi di salute o ingenti e inattese spese familiari. Si innesca così un circolo vizioso: il creditore preme per riavere i suoi soldi, ma si è oggettivamente impossibilitati a soddisfare la sua - pur legittima - richiesta. E l’unica strada percorribile è (s)vendere eventuali beni, nella speranza che il loro valore commerciale sia ancora congruo.
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Se il creditore procede al pignoramento, spetta al Tribunale vendere tramite asta giudiziaria i beni più appetibili e facilmente liquidabili, ovvero quelli mobili (preziosi, opere d’arte, veicoli). In tal caso il prezzo base di vendita, calcolato in base alla relazione dell’ufficiale giudiziario, deve essere in linea con il valore del mercato.
Se dopo tre aste nessun potenziale acquirente si è aggiudicato l’auto, il debitore ne torna in possesso ed è autorizzato a venderlo.
C’è comunque una “terza via”, rappresentata da un accordo informale tra creditore e debitore che, in fase di pignoramento, sono contemporaneamente proprietari del veicolo. Così, se il debitore individua un potenziale acquirente, coinvolgendo il creditore nella determinazione del prezzo di vendita la pendenza può essere saldata in tempi brevi. A questo punto sarà sufficiente informare il tribunale per ottenere la cancellazione della procedura esecutiva.