Può essere pignorato il bonus bollette?
Dopo mesi di apnea e tasche leggere, finalmente il nostro portafoglio potrebbe rimpolparsi
Merito del bonus di 200 euro varato dal Governo nel tentativo di arginare i rincari indiscriminati (e non sempre motivati) degli ultimi mesi. Luce, gas, benzina, cibo. La vita quotidiana, dallo scorso autunno, è diventata una corsa ad ostacoli. Mentre ancora la pandemia mordeva, hanno fatto capolino nuove angosce a popolare i sonni (e sogni) dei cittadini. Inevitabile, quindi, che migliaia di persone ripongano grandi speranze e aspettative in questo contributo economico (seppur una tantum) che dovrebbe planare su buste paghe e pensioni tra luglio e agosto.
Nuove nubi di dubbi, però, si addensano già sulle teste di molti contribuenti: e se anche questo bonus fosse pignorabile in caso di debiti pregressi o stagionati, e/o soggetto a tassazione?
Quale sorte per i 200 euro in più su busta paga e pensione?
A stabilire paletti chiari e netti è il DL n.50/2022: gli articoli 31 e 32 stabiliscono infatti che il bonus NON è sequestrabile, non può essere aggredito dai creditori, e non concorre nemmeno alla formazione di reddito ai fini fiscali, né per quanto riguarda l’assegnazione di prestazioni previdenziali/assistenziali.
Dove eravamo rimasti: chi ha diritto al bonus da 200 euro?
A beneficiare dell’indennità saranno, tra gli altri, i lavoratori dipendenti (pubblici e privati), gli autonomi (compresi quelli che NON hanno partiva IVA), i collaboratori domestici in attività alla data di entrata in vigore del Decreto Aiuti, e chi a giugno 2022 ha ricevuto la Naspi o DISCOLL.
La redazione