Puoi ricevere lo stipendio sul conto di un altro?
Quali sono le modalità di pagamento da parte del datore di lavoro?
È infatti legittimo chiedersi, e in molti, quasi certamente lo avranno già fatto, se sia possibile ricevere da lui pagamenti in contanti, o su un conto corrente intestato a terzi.
Proviamo a fare chiarezza. A partire dal 1 luglio 2018 c’è una norma ad hoc che impone il versamento della retribuzione usando esclusivamente strumenti tracciabili quali bonifici ed assegni. Contestualmente l’Ispettorato Nazionale del Lavoro ha chiarito che:
- il bonifico può “atterrare” su IBAN intestato esclusivamente al lavoratore, o a lui e un terzo soggetto;
- l’accredito può essere diretto a una carta prepagata con o senza IBAN. È consigliabile custodire la ricevuta dell’avvenuto versamento corredata dalla data e ora dell’operazione;
- l’assegno deve essere consegnato al lavoratore e, solo in casi in cui è certificata la sua impossibilità ad essere presente, ad un soggetto da lui indicato.
L’eventualità che lo stipendio sia accreditato su un conto corrente intestato ad altri è ammissibile solo previa esplicita comunicazione scritta da parte del lavoratore. Questo deve rendere nota la propria intenzione al datore di lavoro che, per evitare problemi futuri con l’Ispettorato del Lavoro, conserverà la documentazione.
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La redazione