Quali sono gli effetti di una multa e come evitarli?
L’automobile fa parte, nel bene e nel male, della nostra quotidianità
Sebbene talvolta questa renda più rapidi e agevoli gli spostamenti, è indubbio che, contestualmente, ci obblighi al rispetto di tutta una serie di regole, talvolta anche molto rigide.
Presi da i mille e uno oneri individuali e familiari a cui dobbiamo adempiere, non sempre ci assicuriamo di guidare in modo corretto … e così fioccano le multe, magari con tempistiche e modi del tutto inaspettati.
Ma qual è l’iter attraverso le multe si perfezionano?
A cosa va incontro l’automobilista insolvente? Proviamo a fare il punto.
L’interessato deve essere messo al corrente dell’infrazione entro tre mesi dal momento in cui la stessa è avvenuta. Inizia così il conto alla rovescia per presentare opposizione. C’è infatti un mese di tempo, che si raddoppia in caso l’automobilista si rivolga direttamente al Prefetto.
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Se l’ammontare della multa non viene saldato?
L’ente locale creditore lo iscrive a ruolo, e delega Agenzia delle Entrate Riscossione di incassare per suo conto. La cartella viene quindi recapitata al contribuente, e quest’ultimo entro due mesi deve pagare; in alternativa può intraprendere un’azione legale per contestare l’importo o chiederne la rateizzazione.
Trascorsi i 60 giorni, AER ha facoltà di procedere al pignoramento del conto corrente: il provvedimento viene notificato all’istituto di credito e all’automobilista. Se quest’ultimo non estingue entro ulteriori due mesi il debito, la banca è autorizzata a prelevare l’importo pendente e girarlo all’ente di riscossione.
… e se volessi pagare la multa?
Per attutire l’impatto economico sul bilancio familiare, si può accedere alla rottamazione della cartella.
Tanto per cominciare, è necessario verificare che l’infrazione compiuta rientri tra quelle per cui è prevista la definizione agevolata (Legge 148/2017). Dunque, bisogna consultare il Prospetto Informativo redatto da Agenzia delle Entrate Riscossione sulla base delle indicazioni fornite dagli enti locali creditori. In base ai dettami rilasciati da questi, infatti, è stata operata una differenziazione tra carichi definibili e non definibili.
A questo punto l’automobilista può effettuare online la procedura per inoltrare domanda di definizione agevolata, o inviare l’apposito modulo (DA-2017) alla casella di posta elettronica certificata della Direzione Regionale di AER a cui fa capo. La terza opzione è consegnare fisicamente il form presso uno degli sportelli locali dell’ente. In ogni caso il termine ultimo è il 15 maggio 2018.
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Quando puoi opporti a un pignoramento?
Entro il 30 giugno 2018 Agenzia delle Entrate Riscossione deve poi comunicare all’automobilista se la richiesta di rottamazione è stata accolta oppure no. Nel primo caso gli verrà contestualmente notificato l’importo da pagare, il numero di rate concesse e acclusi i relativi bollettini. Qualora la definizione agevolata venga invece respinta, dovrà corrispondere l’importo originario per intero.
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La redazione