Quando la riscossione dei tributi si trasforma in rapina
Avere a che fare con i rifiuti può essere doppiamente sgradevole
Alla spiacevolezza della materia prima, per così dire, si può infatti sommare il disappunto determinato da un doppio pignoramento originato dal medesimo pagamento mancato.
La vicenda, a tratti fantozziana, si è verificata in Calabria ed è stata resa nota a seguito della denuncia presentata dal Codacons alla Procura della Repubblica.
Per quanto sembri incredibile, un debito iniziale di 100 euro, per una sorta di “effetto valanga” può lievitare fino a quintuplicarsi. Un meccanismo, questo, che equivale a calpestare i più elementari diritti dei cittadini.
Leggi anche
Suicida a Padova un giovane. Lo sfratto dell’azienda di famiglia era imminente
Nel caso specifico
Dal mancato pagamento della tassa sui rifiuti sono scaturiti due pignoramenti del medesimo importo: uno effettuato a novembre scorso, e l’altro a marzo. Interpellati sul punto, l’ufficio tributi competente e l’agenzia di riscossione incaricata del credito hanno preferito trincerarsi nel silenzio.
“Quanto accaduto è l’emblema di una situazione purtroppo generalizzata. Ovvero, il fatto che i soggetti incaricati da Province e Comuni di riscuotere i tributi sono disposti a tutto per fare cassa”. A fare il punto è Francesco Di Lieto, Vicepresidente Nazionale di Codacons.
Leggi anche
Devi vedertela con un istituto di credito? È più facile vincere se hai l’alleato giusto
“Si è ormai consolidato un approccio che ha dell’assurdo. Mi riferisco al fatto che i cittadini, spesso in gravi difficoltà e quindi concretamente impossibilitati a pagare i debiti, siano bollati al pari di pericolosi criminali”. Una gestione umanamente e -finanziariamente - sostenibile della riscossione dei tributi locali implica che siano gli stessi enti locali a farsene carico. Rinunciare ad “appoggiarsi” a soggetti esterni, conclude Francesco Di Lieto, non solo alleggerirebbe province e comuni di spese impegnative, ma permetterebbe anche alla comunità di respirare. Verrebbero infatti meno elementi odiosi come gli interessi “stellari” e gli ingiustificati pignoramenti a tappeto.
La redazione