Rateizzazione cartelle esattoriali non impedisce contestazione

Dilazione di un debito verso Equitalia 

Rateizzazione_cartelle_esattoriali

Hai chiesto la dilazione di un debito verso Equitalia? Questa decisione non ti preclude la possibilità di opporsi in giudizio alla pretesa

A sancirlo è stata la Cassazione con ordinanza n.3347 del 2017: all’origine della pronuncia il caso del contribuente che aveva impugnato davanti al giudice tributario una cartella di circa 100mila euro

Questa era stata originata dal mancato pagamento di interessi e sanzioni relativi al tardivo saldo di Irap e Iva.

I collegamenti causali vanno ravvisati con cautela

L’ Agenzia di Riscossione si era opposta sostenendo che il cittadino aveva accolto la pretesa creditoria, avendo chiesto la rateizzazione. 

Dal canto suo la Cassazione ha precisato che non si può ravvisare un nesso tra “puro e semplice riconoscimento, esplicito o implicito, dell’obbligo a pagare un tributo, e rifiuto di contestare l’an debeatur (‘se sia dovuto’, espressione latina che indica la questione dell’esistenza del diritto di cui si chiede tutela, ndr)”.

Detta considerazione non esclude comunque che il contribuente possa decidere di non contestare la pretesa del fisco, ma in tale ottica devono presentarsi alcuni indispensabili requisiti

-       la controversia deve essersi costituita in termini chiari;

-       la rinuncia deve essere esplicitamente espressa.

Eredità: che succede in caso di rateizzazione pregressa?

Se ci accetta l’eredità - anche con beneficio d’inventario – bisogna far fronte a crediti e debiti esistenti. Se il defunto aveva chiesto e ottenuto un piano di dilazione, i successori, a loro volta, possono fare domanda per vedersi riconoscere il medesimo provvedimento

Ci sono comunque alcune voci di pagamento che non si trasmettono: parliamo di importi addebitati a titolo amministrativo o penale, nonché multe stradali e sanzioni, per i quali è previsto lo sgravio.

Dunque, l’erede che inoltra domanda di dilazione, può defalcare da ciascuna cartella la relativa quota di sanzione. 

La redazione