Rottamazione bis cartelle: quali sono le date da tenere d’occhio?
Si prospetta un anno intenso per chi ha un debito
È scaduto lo scorso 3 aprile il termine entro cui Agenzia delle Entrate Riscossione era tenuta a comunicare al contribuente i crediti che le erano stati affidati nel corso del 2017, e più precisamente fino al 30 settembre. Si tratta di somme iscritte a ruolo, ma per cui non è ancora stata recapitata la relativa cartella di pagamento.
Se il contribuente intende saldare il debito usufruendo della rottamazione, deve inoltrare apposito modulo entro il 15 maggio prossimo. Peraltro, la platea di potenziali beneficiari è abbastanza estesa, ecco quali sono le ulteriori categorie interessate.
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Chi ha già cominciato a pagare è a metà dell’opera
Possono avvalersi della misura coloro i quali avevano sottoscritto la rateizzazione, e hanno effettuato regolarmente i versamenti delle singole tranche. AER effettuerà quindi un ricalcolo, sulla base di quanto già pagato a titolo di capitale, interessi legali, costi di notifica e aggio.
Qualora i versamenti già effettuati coincidano con l’importo ricalcolato, il debito si intende saldato, ma il contribuente è tenuto a inoltrare formale richiesta di adesione alla rottamazione.
In tutti gli altri casi, a seguito del ricalcolo e del pagamento della prima ulteriore tranche, si intende decaduta la precedente rateizzazione.
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Come procedere, materialmente, per inoltrare domanda?
La sigla del modulo di riferimento è DA 2000/2017, e questo, integrato con la fotocopia del documento di identità, deve essere recapitato fisicamente presso una sede territoriale di AER o, in alternativa, inviato alla casella di Posta Elettronica Certificata della Direzione Regionale dell’ente.
Entro il 2 luglio 2018 AER deve notificare al contribuente qual è la cifra da pagare, e, contestualmente, le scadenze di ciascuna rata.
Il 31 luglio è il termine ultimo per il versamento della prima o unica tranche dovuta. La seconda va invece saldata non oltre il 1 ottobre.
Il numero massimo di rate previste è cinque, e l’ultima scade il 28 febbraio 2019.
La redazione