Rottamazione cartelle: dove eravamo rimasti?
Prorogare e alleggerire perché si torni alla normalità (ed a pagare)
È questo l’intento dichiarato del Ministero dell’Economia che, durante l’audizione di Daniele Franco davanti alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato, ha auspicato un ritorno graduale alla situazione (anche fiscale) pre-Covid di famiglie ed imprese.
Inizia così a delinearsi l’eventualità di una rottamazione quater per i debiti maturati verso il Fisco nel periodo compreso tra il 2018 ed il 2019, ed un ulteriore rinvio delle cartelle “nate” prima dell’esplosione della pandemia.
Questa decisione si fonderebbe sui dati contenuti in un report del Centro Studi Unimpresa pubblicato recentemente, e secondo cui quasi l’80% dei carichi debitori iscritti entro fine 2020 erano relativi a importi al di sotto di mille euro. Circa un terzo delle cartelle esattoriali sarebbe inoltre praticamente inesigibile, in quanto relative a persone fisiche defunte e aziende non più attive.
Prorogare & rottamare, quindi, alleggerirebbe non solo i contribuenti, ma anche Agenzia delle Entrate Riscossione, permettendo ai primi di riprendere fiato e re-inventare la propria quotidianità, ed alla seconda di canalizzare le sue risorse, umane e di tempo verso obiettivi più importanti e realistici. Ad esempio, la lotta alla (grande) evasione fiscale.