Casa cointestata: può essere pignorata anche se il debitore è uno solo
acquistare un immobile con altre persone puo essere un'arma a doppio taglio
Acquistare un immobile con altre persone può essere utile a dividere le spese ma, se uno dei comproprietari ha dei debiti, si rivela un’arma a doppio taglio.
Infatti, la casa può essere pignorata e venduta all’asta, indipendentemente dalle percentuali di ciascuno degli intestatari, e quindi anche se il contitolare che ha delle pendenze detiene solo il dieci o venti percento.
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Quali sono le condizioni necessarie per procedere alla vendita?
L’iter finalizzato alla cessione dell’immobile pignorato prevede regole ben precise: il pignoramento deve essere preceduto dall’ipoteca (che si può iscrivere solo se il debito è uguale o superiore a 20mila euro), e quest’ultima deve essere comunicata con un preavviso di almeno un mese.
Il pignoramento può essere perfezionato solo se il debito supera 120.000 euro, e a patto che siano trascorsi almeno sei mesi senza che questo sia stato estinto.
Specularmente, se la casa pignorata è l’unica di proprietà del debitore, costituisce la sua residenza anagrafica, non è un immobile di lusso, ed è iscritta come abitazione civile, non può essere pignorata.
Detti requisiti sono validi anche laddove riguardino il comproprietario non debitore. Tuttavia, questa tutela viene meno nel caso in cui il creditore sia un privato, come la banca.
Come si vende l’immobile pignorato?
In fase preliminare il giudice deve accertarsi dell’esistenza – o meno – dell’opportunità di procedere alla divisione. In caso negativo, a essere pignorata è solo la quota ideale del debitore, ma oggetto della transazione è l’intero bene.
Gli altri cointestatari possono decidere di pagare il debito o partecipare alla vendita all’asta per acquistare l’immobile pignorato. Se invece preferiscono non prendervi parte in alcun modo, riceveranno, al termine della cessione del bene, una percentuale del ricavato, corrispondente alla quota di proprietà.