Scadenze bollo auto: dov’eravamo rimasti?
L’epidemia di Coronavirus ha colto tutti impreparati
Cittadini, imprenditori, e istituzioni. Così, il primo – e circoscritto - congelamento del pagamento di cartelle, contributi e imposte sui veicoli si è rivelato presto insufficiente a fronteggiare la crisi emergente.
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Governo ed Agenzia delle Entrate Riscossione da maggio in poi, hanno regolarmente spostato un po’ più in là l’asticella delle scadenze. Il duplice scopo è stato consentire a tutte le categorie di contribuenti (lavoratori, imprenditori, pensionati e disoccupati) un po’ di fiato in attesa della ripartenza della macchina produttiva del Paese. Estensione del periodo di cassa integrazione, taglio dei debiti pendenti e rinvio al prossimo anno del saldo dell’importo rimanente, proroga del periodo di validità dell’assicurazione.
E il bollo auto, vi starete chiedendo?
Trattandosi di un tributo di competenza regionale, non c’è una risposta univoca. Alcune regioni hanno, con buonsenso, preso atto del permanere delle difficoltà degli automobilisti, e quindi confermato la sospensione del pagamento
- fino al 30 settembre (Campania);
- fino al 1° novembre (Lombardia e Sicilia).
Il 31 luglio, invece, si è chiuso il termine ultimo di pagamento per chi vive in Abruzzo, Marche, Calabria, Liguria e Valle d’Aosta, ed ancora prima – ovvero il 30 giugno – per gli automobilisti nel Lazio, Toscana, Veneto e Friuli Venezia Giulia.
La redazione