Scopri se hai bisogno di chiedere una visura CRIF
Hai mai avuto rapporti con banche o finanziarie?
Sei finito nel mirino di una sorta di Grande Fratello, anche se probabilmente finora non lo sapevi. Infatti, niente sfugge al CRIF (Centrale Rischi Finanziari), archivio telematico appartenente al Sistema di Informazioni Creditizie Eurisc istituito e gestito a Bologna da una società privata.
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Quando scatta l’iscrizione in CRIF?
La “schedatura” non ha necessariamente valenza negativa: il database raccoglie anche i nominativi di chi ha semplicemente chiesto un prestito, e di chi lo ha ottenuto, e rispettato le scadenze delle rate.
Diversa la situazione di chi ha saltato alcuni pagamenti, o addirittura è stato gravemente moroso, perché la segnalazione a cattivo pagatore è conseguenza certa. Vengono così coinvolte anche la Centrale Rischi di Banca d’Italia e la Centrale Allarme Interbancaria (CAI).
La segnalazione è definitiva e irreversibile?
Fortunatamente no. La cancellazione, teoricamente, avviene in automatico ed entro cinque anni dalla scadenza del finanziamento che ha originato l’iscrizione. In concreto, però, spesso è il cittadino a doversi attivare mediante apposita richiesta da inoltrare alla CRIF.
Quali sono gli obblighi di banche e finanziarie?
La comunicazione dell’iscrizione in Centrale Rischi deve raggiungere l’interessato anticipatamente. Inoltre, il provvedimento deve fondarsi su accurate ricerche in merito alla sua situazione economica, in quanto le conseguenze a cui andrà incontro potrebbero essere gravi e prolungate nel tempo.
Nello specifico, istituti di credito e finanziarie devono accertarsi che le difficili condizioni in cui versa il cliente non siano temporanee, ma, al contrario, sovrapponibili allo stato di insolvenza.