Se il cittadino ha trattato con la banca non è più cattivo pagatore
La storia infinita di un’iscrizione in Centrale Rischi…
La segnalazione a cattivo pagatore oltre che perniciosa, rischia di durare più di un mutuo. Vale a dire, “restare in vita” anche DOPO che il cliente della banca o della finanziaria ha estinto il proprio debito, o quantomeno concluso una transazione/negoziato. Scenario, questo, non solo anomalo, ma anche illegittimo, perciò è diritto del privato (o imprenditore) inserito in lista nera chiedere – e ottenere – la cancellazione. Così il Giudice di Pace di Lecce attraverso una sentenza pubblicata lo scorso 9 marzo, e resa nota da Giovanni D’Agata (Sportello dei Diritti).
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La pronuncia è scaturita dalla vicenda di un cittadino salentino che, dopo essersi visto ripetutamente rifiutare una richiesta di finanziamento, aveva scoperto di risultare ANCORA iscritto in Centrale Rischi, nonostante fosse “uscito” vittorioso da una controversia bancaria. Era infatti stato rilevato che l’istituto gli aveva addebitato interessi anatocistici per l’attivazione di una carta revolving, ma la situazione si era ribaltata con un accordo sancito davanti all’Arbitro Bancario e Finanziario che aveva peraltro decretato il diritto dell’uomo ad essere risarcito.