Sfratti: dove eravamo rimasti? Le novità del Decreto Milleproroghe
Il verbo "rimandare" porta con se luci ed ombre
A ridosso di Natale il Consiglio dei Ministri ha discusso il Decreto Milleproroghe, provvedimento con cui il Governo intende aggiornare le regole relative a numerosi ambiti. Tra questi, il mercato degli affitti: si concretizza quindi la possibilità di una proroga del congelamento degli sfratti fino al 30 giugno 2021.
Il blocco introdotto nei mesi scorsi dal Governo Conte, infatti, scade il 31 dicembre 2020.
Cosa prevede, in dettaglio, il Decreto Milleproroghe?
Gli affittuari godranno di una sorta di “immunità immobiliare” fino a giugno del prossimo anno. Niente sfratti esecutivi se l’immobile è utilizzato come abitazione o negozio, a condizione che la procedura sia scaturita da morosità. Vengono congelati anche i decreti di trasferimento degli immobili pignorati.
Attenzione però: le convalide di sfratto NON rientrano nel blocco semestrale.
Rimandare, prorogare, sono azioni che rappresentano vere e proprie armi a doppio taglio. In fase di emergenza, infatti, sono utili, provvidenziali quasi, per tamponare un’emorragia economica e sociale. Se però l’imprevisto stato di necessità si cronicizza, stabilizzare ANCHE la procrastinazione ha un solo effetto certo: favorire l’accumulo di debiti, danneggiando sia la domanda che l’offerta di qualunque mercato.
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