Targhe straniere: cominciano a fioccare le multe per i furbetti
La “bella vita”, per chi guida auto immatricolate all’estero, sta per finire
Il Decreto Sicurezza infatti,ha sancito il divieto assoluto, per chi risiede in Italia da più di 60 giorni, di circolare a bordo di veicoli con targa straniera. Il Governo assume così una posizione determinata e chiara contro il cosiddetto fenomeno della esterovestizione. Questo termine si riferisce alla simulata localizzazione di un bene o un’attività in un altro Paese, cui segue l’effettivo esercizio in Italia.
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I primi “furbetti delle targhe straniere”
Sono stati colti sul fatto a Trento, nei giorni scorsi. Lo scorso 11 dicembre un cittadino bulgaro trasferitosi in Italia otto anni fa è stato fermato dalla Sezione Servizi Esterni mentre guidava un’auto immatricolata in Bulgaria a nome del nonno. L’uomo ha dovuto pagare una multa di 700 euro, e si è visto ritirare la carta di circolazione: se non registrerà il veicolo nel nostro Paese, riceverà il foglio di via e dovrà esportarlo.
Contestualmente è stato beccato in flagrante un automobilista intento a guidare un veicolo recante targa appartenente ad altra auto. L’uomo ha quindi subito una multa di 2mila euro ed il fermo amministrativo per tre mesi.