Usura bancaria, Nesci (M5S): ''Governo e Bankitalia si costituiscano parte civile per aiutare De Masi''

«Il governo e Banca d’Italia si costituiscano parte civile, a Reggio Calabria, nel procedimento penale n. 8006/12, in cui i funzionari di un’importante banca dovranno rispondere di usura dal prossimo 3 aprile». 
 
Lo dice la deputata M5S Dalila Nesci, che aggiunge: «La vittima è l’imprenditore calabrese Antonino De Masi, già colpito da usura bancaria riconosciuta in Cassazione. 
Lo stesso De Masi ha scritto alle istituzioni europee, al governo italiano, a Bankitalia, alla Regione Calabria, ai Comuni, a Confindustria e alle organizzazioni sindacali chiedendo la loro costituzione di parte civile». 
 
La parlamentare Cinque Stelle spiega: «Purtroppo, l’usura e altri gravi crimini bancari stanno diventando una costante, con la conseguenza che gran parte dei fondi europei destinati allo sviluppo finiscono per diversi motivi nelle casse delle banche, responsabili dell’alterazione dell’economia e del mercato, della crisi del sistema e delle difficoltà del popolo». 
 
La deputata sottolinea: «Soltanto il Movimento Cinque Stelle ha chiesto in parlamento una commissione d’inchiesta sui crimini bancari, l’immediato risarcimento delle vittime, la revoca delle licenze bancarie in caso di usura e altri reati e la riorganizzazione della vigilanza, che non può restare alla Banca d’Italia, di proprietà delle grandi banche». 
 
Nesci conclude: «Adesso Renzi può scegliere se colpire o meno le banche: se dare un segnale di vicinanza reale all’impresa che produce, dà lavoro e paga le tasse o se stare dalla parte del potere. Questa è una buona occasione. 
 
Aspettiamo che il governo decida se costituirsi parte civile in questo processo per usura bancaria e aspettiamo che Banca d’Italia faccia la sua scelta».