Equitalia non perdona. O forse sì. Dipende dalla gente che si frequenta. Per esempio, se hai la fortuna di conoscere il numero due dell’Agenzia di Riscossione, può beneficiare di un occhio decisamente “di riguardo”. Nel caso specifico, l’alto dirigente risponde al nome di Gabriella Alemanno (sorella dell’ex sindaco di Roma), e la persona “baciata dalla sorte” è Cynthia Orlandi, ex funzionario Atac. Quest’ultima avrebbe ottenuto – indebitamente - la sospensione di alcune cartelle esattoriali. A portare alla luce la vicenda, il Nucleo Speciale Valutario della Guardia di Finanza.
Fine 2013, nel corso di alcune indagini disposte dai pm Francesca Loy e Stefano Fava emergerebbe che Gabriella Alemanno avrebbe contattato Alessandro Migliaccio, direttore regionale di Equitalia Lazio, per chiedergli «di intervenire sulla posizione della sua amica Cynthia Orlandi». Di lì a qualche giorno la dirigente della municipalizzata di Roma si sarebbe recata personalmente negli uffici dell’Agenzia di Riscossione per ottenere «la sospensione del debito pendente». Contestualmente, avrebbe sollecitato gli uffici affinchè «le somme a lei dovute dall’Atac fossero versate all’Agenzia di Riscossione».
E pensare che nello stesso periodo l’amministratore delegato della municipalizzata aveva sollecitato i più alti dirigenti a ridursi lo stipendio per far fronte ai considerevoli buchi di bilancio.
Oggi Gabriella Alemanno, Cynthia Orlandi e Alessandro Migliaccio sono accusati di concorso in abuso d’ufficio.