I sedicenti esattori dell’Agenzia di Riscossione sono in agguato. A farne le spese, nei giorni scorsi, un’anziana coppia di Termoli. I due si son visti bussare alla porta da un finto funzionario di Equitalia che pretendeva di sequestrare il motorino del figlio. Fortunatamente, il suo atteggiamento ha generato sospetti, e così è stato allontanato con cortesia ma decisione.
«Salve signora, sono di Equitalia. Sono qui per due cartelle che vanno saldate». Così l’uomo, che sosteneva di essere stato incaricato di procedere al fermo amministrativo del veicolo. La donna però, è stata più furba, e così lo ha fotografato, per poi recarsi in caserma a denunciarlo. A insospettirla, l’insistenza del soggetto, unita al fatto che le abbia mostrato solo frettolosamente il proprio tesserino.
Non è la prima volta che la coppia riceve “visite” dal sedicente funzionario. Era già successo a novembre, e anche in quel caso, con prontezza, i due erano passati al contrattacco. «Ho chiamato la sede di Equitalia e mi è stato detto chiaramente che nessuno dei loro dipendenti gira per la città facendo queste richieste». Racconta l’anziana.
L’episodio accomuna la coppia ad altri anziani. Perciò, il Comune di Termoli ha diramato una sorta di vademecum esortandoli a non pagare in caso di richiesta e, al contrario, chiedere aiuto.