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«Fu usura bancaria». E il debito da 140mila euro diventa un credito da 160mila

Difendere – con successo – i propri diritti è possibile, se la giustizia fa il proprio dovere. Così Gianfranco Simonato, in un anno e mezzo, ha visto ribaltare la propria situazione nei confronti di Antoveneta – Monte Paschi Siena. Quello che era un debito da 140mila euro è infatti diventato un credito da 160mila. Morale della favola: l’uomo si è visto consegnare un assegno da quasi 200.000 euro.
 
«Si tratta di un'operazione significativa per via della celerità che dà un segnale di speranza agli imprenditori e alle famiglie». Così Giuseppe Baldassarre, legale della Confedercontribuenti che ha affiancato Simonato. È stata infatti la sede veneta dell’associazione a far emergere la vicenda, ennesimo caso di usura bancaria.
 
«Verificate i rapporti bancari, perché, come abbiamo dimostrato, spesso questi sono viziati da calcoli non in linea con le norme previste dalla legge». 
 

 

Si diede fuoco dopo aver perso la casa. I Cinque Stelle la ricomprano alla famiglia

Quanto vale la vita di un uomo? Certamente più di qualche migliaia di euro. Eppure, troppo spesso negli ultimi anni, debiti simili sono stati all’origine della disperazione di intere famiglie, sfociata in gesti irrevocabili e definitivi, fonte di ulteriori drammi. Nel 2013 a suicidarsi dandosi fuoco è stato Giovanni Guarascio, muratore 60enne di Ragusa, sconvolto all’idea di perdere la casa di una vita a seguito di un’asta giudiziaria. Ciononostante l’immobile era stato effettivamente liquidato, a seguito dell’acquisto da parte di terzi, che comunque non erano riusciti a sfrattare i congiunti del defunto. 
 
Oggi, finalmente una buona notizi. In un certo senso, la chiusura del cerchio. La fine di un incubo. Infatti, grazie ai soldi messi da parte dai 14 rappresentanti del Movimento Cinque Stelle eletti all’interno dell’Assemblea Regionale Siciliana, la casa è stata ricomprata e restituita alla famiglia di Guarascio.
La donazione ha un alto valore simbolico, e mira a puntare l’attenzione sul disegno di legge relativo all’impignorabilità della prima casa. Questo viene portato avanti dal Movimento Cinque Stelle ma attualmente è bloccato in Senato.  
«È ora che la legge metta il turbo. Non possiamo permettere che ci siano altri casi Guarascio, cui stiamo pensando di intestare la legge. Renzi non faccia orecchie da mercante, eventuali prossime vittime le avrebbero sulla coscienza lui e la sua maggioranza». Così i Cinque Stelle siciliani.
 

 

Fermo amministrativo dell’auto: ecco le nuove norme

Nuove norme sul fermo amministrativoGanasce_fiscali

Ganasce. Basta la parola per veder dipingere sul volto del contribuente italiano una maschera di terrore. 
 
Queste scattano quando una cartella esattoriale resta inevasa per più di 60 giorni, è infatti un provvedimento che blocca – letteralmente – qualunque attività, con gravi ripercussioni soprattutto sulla vita professionale.
 
Dal 22 ottobre scorso la rateizzazione dei debiti con Equitalia non “congela” il fermo amministrativo.
 
Ciò significa che, mentre in passato, già versando la prima quota dell’importo si scongiurava il rischio ganasce, d’ora in poi è necessario estinguerlo integralmente per essere effettivamente “al sicuro”. Il discorso cambia solo nel caso in cui il mezzo di trasporto sia imprescindibile allo svolgimento dell’attività dell’azienda. 
 
Qualora la richiesta di rateizzazione vada a buon fine prima che siano apposte le ganasce, queste non possono “intervenire” lungo tutto il periodo di pagamento in tranches del debito. 
 
 
 
da redazione