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Come scoprire se stai ereditando anche debiti con Equitalia?

La scomparsa di una persona cara è un momento molto difficile, dal punto di vista emotivo. A volte però rischia di avere anche risvolti economicamente pesanti, se ci sono conti in sospeso.

Gli eredi infatti ricevono sia i crediti che i debiti del caro estinto. In quest’ultimo caso, hanno il dovere di estinguerli per intero. Cosa succede, per esempio, se a “battere cassa” è Equitalia? Alla somma dovuta non si aggiungono le sanzioni applicate sulle imposte, che sono invece di natura personale.

Quindi, per decidere se accettare o meno l’eredità, o farsene carico con beneficio di inventario, è opportuno stilare un bilancio preventivo dell’attivo e del passivo del defunto. Come fare a scoprire se tra i creditori c’è anche l’Agenzia di Riscossione? Richiedendo l’estratto di ruolo allo sportello più vicino. Questo documento, che offre un quadro sintetico della situazione debitoria del contribuente, non ha comunque valore legale e deve quindi essere corredato dalle ricevute che comprovino la notifica delle cartelle esattoriali.

Tuttavia, se l’erede ha validi motivi per sostenere che gli estratti di ruoli indicati non siano mai stati notificati, può inoltrare ricorso al giudice. 

 

 

Una cartella esattoriale ti ha messo nei guai? Rivolgiti a loro

Sos Equitalia arriva in Puglia. Nei giorni scorsi è stato inaugurato un punto d’ascolto a Bari, in via Dalmazia. Presenti anche gli esponenti regionali e comunali del Movimento 5 Stelle
 
Punto-Ascolto-5Stelle«I cittadini potranno incontrare professionisti volontari provenienti da tutta la Puglia, che ascolteranno e aiuteranno gratuitamente tutti coloro che avranno bisogno di consulenza per affrontare le problematiche delle cartelle Equitalia. Qui le persone si fanno Stato tendendosi una mano a vicenda, quella stessa mano che oggi lo Stato ha smesso di dare agli italiani da tempo».
 
Qualche settimana fa era toccato all’Umbria inaugurare il proprio punto Sos Equitalia; entro fine anno il Movimento Cinque Stelle prevede di arrivare a quota nove. Nel frattempo, quello calabrese ha fatto risparmiare ai contribuenti circa 140.000 euro e quello cagliaritano ha gestito un importo complessivo di 5 milioni di euro
 
 


 
 

Tassi usurari: ottenuto risarcimento da gruppo di 24 consumatori

Tassi usurai ricevto risarcimento Tassi_Usurai_Ricevuto_Risarcimento

La battaglia è stata lunga, ma ne è valsa la pena. Dopo dieci anni, il Tribunale di Messina ha condannato Unicredit a risarcire i proprietari di più di 20 appartamenti
 
La banca ha dovuto rimborsare il denaro precedentemente incassato e pagare le spese processuali. Gli interessi pagati dai clienti superavano infatti, e di molto, il tasso “soglia”. 
 
«In questi anni abbiamo cercato in tutti i modi di dialogare con Unicredit, per consentire la liberazione degli appartamenti dalla ipoteca ma ci è sempre stato opposto un netto rifiuto». A parlare è l’avvocato Ernesto Fiorillo, presidente nazionale di Consumatori Associati
 
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Questo organismo, nel frattempo, sta lavorando ad altrettante nuove cause in quanto gli immobili coinvolti nella vicenda, con il passare degli anni, si sono irrimediabilmente svalutati. 
 
«Stimiamo il danno in oltre tre milioni di euro e speriamo che, dopo questa clamorosa sconfitta, dovuta alla esemplare sentenza del Giudice Madia del Tribunale di Messina, l’Unicredit non ci costringa a sostenere altri dieci anni di causa perché in questo caso, di milioni di euro non ne pagherà tre ma molti di più».
 
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Da redazione