Oristano è chiamata a confrontarsi, probabilmente per la prima volta, con il tema degli illeciti bancari. La denuncia di un cittadino ha infatti innescato un’indagine su tre istituti di credito locali. 

 

«Dai dati emergono senz’altro gli estremi del reato di usura». Ha scelto queste parole Silvia Palmas, Giudice delle Indagini Preliminari, per ribaltare la richiesta di archiviazione giunta nei mesi scorsi. 

 

L’inchiesta parte dalla segnalazione di un cittadino, intestatario di tre mutui, le cui rate, improvvisamente, hanno cominciato a lievitare in modo sospetto. Gli istituti di credito avrebbero applicato perciò tassi d’interesse ben superiori a quelli stabiliti dalla legge. 

 

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Per conoscere gli esiti della vicenda bisognerà comunque aspettare sei mesi, tuttavia quel che è certo, ad oggi, è che lo sportello locale Anti Usura ha monitorato circa 150 casi. 

 

Quasi 100 presenterebbero delle anomalie, riscontrate attraverso apposite perizie tecniche. Il punto di consulenza sta quindi lavorando a 50 fascicoli, pronti a diventare vere e proprie querele.

 

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Quando si tratta di cartelle esattoriali, spesso il contribuente è l’ultimo a sapere le cose. 

A quanti, per esempio, è capitato di scoprire, del tutto accidentalmente, di avere dei debiti con l’Agenzia di Riscossione? 

 

Per evitare che in futuro possano ripetersi sgradite sorprese del genere, è stato attivato un servizio online. 

 

L’estratto conto telematico permette quindi di visualizzare immediatamente gli aggiornamenti relativi alla propria posizione fiscale, dal 2000 in poi. 

 

Se il contribuente nel corso degli anni è transitato in varie località, può verificare agevolmente l’esistenza di pendenze a suo carico in ciascuna di queste. 

 

Qualora vi siano debiti da saldare, può procedere al pagamento online. 

 

I piani di rateizzazione, invece, devono essere richiesti di persona e comportano la scomposizione in 48 rate, ciascuna non inferiore a 100 euro, per importi fino a 20.000 euro. 

Se si tratta di cifre superiori, spetta a Equitalia programmare una rateizzazione personalizzata. 

 

 

Estratto conto Debitorio Equitalia 

 

da redazione

 

 

Equitalia pretende dei soldi da te? Se non motiva adeguatamente la sua richiesta, non le devi nulla. A pronunciarsi in tal senso, la Cassazione con la sentenza n. 22489 del 4 novembre scorso. 

 

La cartella di pagamento, naturale conseguenza del monitoraggio della dichiarazione dei redditi, deve indicare in modo congruo la motivazione da cui è scaturita. Nello specifico, deve  spiegare dettagliatamente qual è stato l’iter logico-giuridico seguito. La notifica di iscrizione a ruolo deve essere “anticipata” dalla comunicazione dell’esito del controllo effettuato, che costituisce una forma di tutela per il cittadino. 

 

La sentenza in oggetto è relativa a un caso in cui, nonostante la lettera inoltrata comunicasse la correzione dei redditi denunciati, la successiva cartella non ha poi riportato alcuna specifica. Il vizio riscontrato dalla Cassazione è stato, quindi, inerente una carenza informativa.