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È caos sul rimborso esenzione. Chi sono i veri responsabili?

L’operazione “recupero ticket” avviata dalla Regione Lazio si sta rivelando un clamoroso autogol. Disservizi e inefficienza le principali “accuse” mosse all’Ente. 
La vicenda, di cui vi avevamo parlato nei giorni scorsi, coinvolge circa 240.000 contribuenti, che stanno “intasando” quotidianamente le sedi locali nel tentativo di capire cosa sta succedendo. L’affluenza media è 500 persone, i “numeretti” molti meno, così, chi non riesce a guadagnarsi “un posto in fila”, deve gettare la spugna e sperare di avere maggior fortuna il giorno dopo.
«Siamo fuori dalla Regione insieme ai cittadini in coda da ore. Persone anziane che svengono ma nessuno ne parla. Quattro dipendenti regionali della Lazio Service fanno a turno per dare informazioni da mattina a sera». A parlare – o meglio, a scrivere sulla sua pagina Facebook – è Davide Barillari, consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle. «25 euro di spese amministrative per chiedere chiarimenti sulle cartelle pazze della Regione? Siamo sicuri che le farmacie non abbiano approfittato delle esenzioni ticket? Siamo sicuri che i cittadini devono pagare per esenzioni "”fasulle” di molti anni fa?». 
 
 

 

Sei bloccato dal fermo amministrativo? Per liberartene devi prima finire di pagare…

Stai pensando di chiedere la rateazione delle cartelle esattoriali per liberarti delle ganasce alla macchina? Non cantare vittoria troppo presto. Le norme contenute nella recente riforma della riscossione, infatti, rendono semmai più stringente questa misura. Il veicolo resta bloccato – letteralmente – fino al versamento dell’ultima rata del debito.
 
Detto inasprimento potrebbe però rappresentare un’arma a doppio taglio per Equitalia, in quanto il saldo dell’importo dovuto potrà avvenire anche a distanza di molto tempo, il che implicherà la svalutazione del veicolo. Perciò il contribuente, quasi certamente, nel frattempo acquisterà un altro mezzo, avvalendosi del fatto che raramente verrà iscritto un secondo fermo se il debito è ridotto.
 

 

Sicilia: ecco il servizio che tutela i correntisti dall’anatocismo

Nasce ad Agrigento lo sportello contro l’usura bancaria. A fondarlo, Codacons. per supportare i cittadini che hanno un conto corrente, un mutuo o un finanziamento in corso e vogliono accertare se i tassi applicati sono a norma o no, e se, inconsapevolmente, stanno pagando commissioni indebite.
 
«Sempre più spesso, nella pratica professionale, abbiamo avuto modo di verificare quanto gravi e innumerevoli siano i vizi che possono riscontrarsi nei rapporti bancari e di finanziamento in genere, tanto da potere, con serenità e senza tema di smentita, affermare come l'anatocismo, che è il problema a tutti noto e di cui tutti parlano, sia divenuto sempre meno rilevante per non dire marginale, salvo che non si tratti di conti datati nel tempo». Così Pier Luigi Cappello (presidente provinciale Codacons) e Giuseppe Accolla.
 
Chi ha bisogno di una consulenza può contattare la sede e concordare un appuntamento finalizzato a una verifica preliminare della legittimità degli interessi corrisposti.