Nessuno tocchi quell’agriturismo. Si può riassumere così una recente notizia di cronaca proveniente dal profondo Nord Est. La storia ha al centro un immobile messo in vendita attraverso un procedimento di asta pubblica non ancora andato a buon fine. A mettersi di traverso gli ex proprietari Enzo e Massimo Lauzzana, che avrebbero ostacolato la liquidazione del bene attraverso ripetute minacce e intimidazioni ai danni dell’aspirante acquirente, un notaio di Udine.
«Io ho contatti con la mafia in Sicilia, sappi che i miei collegamenti sono oltre il mare. Ti pentirai per quello che stai facendo e pagherai per questo. Finchè muoio io non tocchi nulla e tu morirai prima di me. Chiunque ha toccato quei beni è morto». Queste parole, pronunciate da Enzo Lauzzana, lasciavano evidentemente poco spazio all’immaginazione. Così gli sono costate un’imputazione per turbativa d’asta e stalking. Entrambi i procedimenti sono tuttora in corso. L’uomo aveva perso la proprietà dell’immobile a causa del mancato pagamento delle rate del mutuo. A oggi le quotazioni dell’agriturismo sono precipitate da 600 mila a 62 mila euro (-90%).