Notizie

Decreto Sostegni: condono cartelle sì, ma non per tutti

Il provvedimento “erede” del mai nato Ristori 5 è stato finalmente varato, tra conferme e sorprese

Condono-Decreto-Sostegni Il Governo Draghi ha messo nero su bianco la cancellazione (automatica) delle cartelle entro 5mila euro, misura già ventilata nelle scorse settimane attraverso alcune anticipazioni, ma ha segmentato considerevolmente la platea dei potenziali beneficiari.

Lo stralcio infatti riguarderà i debiti maturati tra il 2000 ed il 2015 da parte dei contribuenti con reddito entro 30mila euro.

Ti potrebbe interessare

Mutui: contrordine delle banche: “sospendete la sospensione”

I “magazzini” di Agenzia delle Entrate Riscossione si libereranno così di 16 milioni di cartelle, ma queste rappresentano solo un’esigua porzione del totale dei crediti sospesi (circa 950 miliardi di euro).Un ulteriore alleggerimento si renderebbe quindi comunque necessario, anche in virtù del fatto che quasi metà delle somme che – sulla carta – dovrebbe incassare il Fisco sono praticamente impossibili da esigere perché i debitori sono contribuenti nullatenenti, morti o falliti. A tal proposito Draghi ha dichiarato che il condono dei carichi entro 5mila euro è scaturito dalla constatazione che “lo Stato non ha funzionato”.

Non stupisce, quindi, il dichiarato proposito di approntare, entro due mesi dall’emanazione del Decreto Sostegni, una bozza di riforma del comparto fiscale da discutere in Parlamento.

 

Richiesta Equitalia https://form.jotformeu.com

 


 

Mutui: contrordine delle banche: “sospendete la sospensione”

Ricordate il detto: la toppa è peggio del buco?

Sospensione-rate-mutui-Covid19Ecco, potrebbe riassumersi così la vicenda che in questi giorni ha colpito numerosi imprenditori. Questi infatti sarebbero stati contattati – e allarmati, più che allertati - dagli istituti di credito presso cui avevano acceso un mutuo, per poi sospenderne le rate a causa della pandemia.

Le banche li avrebbero sollecitati a riprendere a pagare quanto prima, per scongiurare effetti collaterali potenzialmente ancora più dannosi. Vale a dire, l’iscrizione in Centrale Rischi, che scatterebbe indipendentemente dalla regolarità del proprio profilo cliente in fase pre-Covid19.

Leggi anche

Il Decreto Sostegno tra saldo e stralcio e rimborsi

A darne notizia è stata Federcontribuenti, evidenziando un’anomalia procedurale: la comunicazione dell’istituto di credito non sarebbe avvenuta a mezzo cartaceo, o comunque scritto, ma per telefono. Privando così i clienti di riferimenti/estremi normativi attraverso cui ricostruire l’intero quadro, e soprattutto comprendere se – e quanto – sia effettivamente grave la propria posizione.

All’origine di tutto ci sarebbe il fatto che l’Autorità Bancaria Europea (EBA) avrebbe autorizzato gli istituti di credito italiani a segnalare come cattivi pagatori gli imprenditori che hanno usufruito della sospensione delle rate del mutuo (attiva fino al 30 giugno) a causa della crisi produttiva ed economica determinata dall’esplosione del Coronavirus su base globale.

Ti potrebbe interessare

Posso pagare il bollo tramite il Reddito di Cittadinanza?

La redazione 

 

 


Il Decreto Sostegno tra saldo e stralcio e rimborsi

…che l’interminabile attesa di milioni di contribuenti alle prese con il Fisco possa essere premiata?

Decreto-Sostegno-RimborsiCominciano a diffondersi anticipazioni sul contenuto del Decreto Sostegno, e sembrerebbe profilarsi all’orizzonte qualche positiva e inaspettata notizia per chi aveva perso il sonno a causa delle cartelle esattoriali misteriosamente “sospese” da un anno.

Andiamo con ordine, però. Al saldo e stralcio dei debiti entro 5mila euro maturati tra il 2000 ed il 2015 potrebbe, infatti, aggiungersi il rimborso dei contribuenti che, con specchiata puntualità, avevano già saldato le rate in sospeso.

Leggi anche

Se il cittadino ha trattato con la banca non è più cattivo pagatore

Il saldo e stralcio entro 5mila euro si renderebbe necessario in quanto, su circa mille miliardi di crediti di Agenzia delle Entrate Riscossione, la metà circa non sia più oggettivamente esigibile (a causa di morte, chiusura dell’attività). A questo si aggiunge la persistente impossibilità a pagare di migliaia di contribuenti.

Tale misura, quindi, cancellerebbe, con un colpo di spugna, tutte le cartelle inerenti bollo, imposte sulla prima casa o sulla spazzatura, a condizione che rientrino nel succitato importo massimo.

Se però il debito con il Fisco è superiore, o è comunque maturato tra il 2015 ed il 2019, il contribuente potrebbe avvalersi della rottamazione quater, che gli consentirebbe di saldare il pregresso al netto di sanzioni e interessi di mora. Il provvedimento comunque vedrà la luce, presumibilmente, a giugno 2021, e per beneficiarne sarà necessario inoltrare una richiesta ad hoc ad Aer.

Il rimborso delle rate già pagate, invece, riguarderà solo i versamenti effettuati DOPO l’emanazione del Decreto Sostegno e a condizione che Agenzia delle Entrate Riscossione non abbia rilevato l’esistenza di altri – e pregressi – debiti.

 

Richiesta Equitalia https://form.jotformeu.com