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2021: che ne sarà dei debiti con il Fisco?

Cartelle esattoriali sì o no?

Rottamazione-quater-2021Siamo già al 4 gennaio, ma ancora non è dato saperlo. Per la gioia di milioni di contribuenti che, oltre a dover combattere ogni giorno contro l’incertezza, nel lavoro e nella vita privata, potrebbero, da un giorno all’altro, sentir bussare alla porta nuovamente il Fisco, intenzionato a battere cassa.

Erano in molti a considerare il blocco dell’invio degli avvisi durante il 2020 un mero palliativo, nella migliore delle ipotesi, se non addirittura un “catalizzatore” di ingorghi fiscali (letterali e metaforici) nel 2021.

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Perciò, se il Ministero dell’Economia non deciderà diversamente, partiranno quasi 90 milioni di comunicazioni destinate ai contribuenti indebitati. Di queste, 50 milioni sono costituiti da avvisi bonari e accertamenti, e le restanti da notifiche di pignoramenti e fermi amministrativi.

Laura Castelli, Viceministro dell’Economia, nelle ultime settimane ha già illustrato sui suoi canali social i rischi insiti in uno scenario del genere, che rappresenterebbe una vera e propria bomba sociale. Contestualmente ha “messo sul piatto” alcune idee finalizzate a salvaguardare, almeno parzialmente, sia il bisogno del Fisco di riscuotere i crediti maturati, che il diritto dei contribuenti di non ritrovarsi schiacciati da una pandemia che nel 2020 li ha già messi in ginocchio.

Così, Castelli ha suggerito due linee di intervento: saldo e stralcio per le fasce più vulnerabili (Isee inferiore a 20mila euro), e rottamazione quater per gli altri contribuenti, che risparmierebbero almeno sulla parte relativa a interessi e sanzioni. Quest’ultimo provvedimento riguarderebbe i carichi fiscali nati tra il 2016 ed il 2019.

Ultimo, ma non meno importante, il Ministero dell’Economia sarebbe orientato anche a sbarazzarsi del cosiddetto magazzino, vale a dire gli atti di riscossione emessi più di 5 anni fa e, di fatto, quasi impossibili da concretizzare. C’è un problema, però, rinunciare DEFINITIVAMENTE a questi crediti richiederebbe lo stanziamento di svariati miliardi di euro e un ulteriore scostamento di bilancio.

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Sfratti: dove eravamo rimasti? Le novità del Decreto Milleproroghe

Il verbo "rimandare" porta con se luci ed ombre

Decreto-MilleprorogheA ridosso di Natale il Consiglio dei Ministri ha discusso il Decreto Milleproroghe, provvedimento con cui il Governo intende aggiornare le regole relative a numerosi ambiti. Tra  questi, il mercato degli affitti: si concretizza quindi la possibilità di una proroga del congelamento degli sfratti fino al 30 giugno 2021.

Il blocco introdotto nei mesi scorsi dal Governo Conte, infatti, scade il 31 dicembre 2020.

Cosa prevede, in dettaglio, il Decreto Milleproroghe?

Gli affittuari godranno di una sorta di “immunità immobiliare” fino a giugno del prossimo anno. Niente sfratti esecutivi se l’immobile è utilizzato come abitazione o negozio, a condizione che la procedura sia scaturita da morosità. Vengono congelati anche i decreti di trasferimento degli immobili pignorati.

Attenzione però: le convalide di sfratto NON rientrano nel blocco semestrale.

Rimandare, prorogare, sono azioni che rappresentano vere e proprie armi a doppio taglio. In fase di emergenza, infatti, sono utili, provvidenziali quasi, per tamponare un’emorragia economica e sociale. Se però l’imprevisto stato di necessità si cronicizza, stabilizzare ANCHE la procrastinazione ha un solo effetto certo: favorire l’accumulo di debiti, danneggiando sia la domanda che l’offerta di qualunque mercato.

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C’è un modo per conciliare etica ed economia?

Asta-giudiziaria-PisaNon è una domanda retorica. Piuttosto rappresenta una sfida che, in virtù del suo coefficiente di difficoltà, raramente viene colta e presa sul serio da chi si occupa di riscuotere crediti. Nella sfortuna di una pandemia come quella da Covid19, che ha spazzato via ogni certezza, ha fatto capolino un piccolo germoglio. L’ascolto ed il rispetto del principio di umanità e solidarietà, infatti, sono diventati imperativi ormai ineludibili. Non solo per ragioni compassionevoli, ma anche per evitare il disfacimento della società, con tutto quello che comporterebbe, anche in termini di disordini e criminalità.

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In tal senso è molto eloquente l’iniziativa lanciata nei giorni scorsi dalle sedi IVG (Istituto Vendite Giudiziarie) di Pisa, Livorno e Grosseto e dalla Caritas Diocesana. I due hanno sottoscritto un protocollo d’intesa annuale finalizzato a promuovere un’informazione corretta e completa in materia creditizia, ed introdurre forme di sostegno efficaci per i contribuenti “esecutati”. Il termine tecnico indica le persone che, avendo contratto un debito, sono sottoposte ad un’esecuzione forzata. Ad esempio, il pignoramento della casa.

A dare notizia del protocollo sottoscritto congiuntamente è stato il quotidiano La Nazione (Pisa).

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