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Napoli: Comune prepara una “sorpresa” da 67 milioni per i cittadini

Chi ha tempo non aspetti tempo…

Multe-Comune-Napoli…specie se ci sono soldi in ballo, verrebbe da dire. Numerosi enti locali, infatti, si sono già mossi, “scaldando i motori” della macchina di riscossione, così da essere pronti quando, a mezzanotte del 1° gennaio 2021, si concluderà la tregua fiscale sancita dal Governo.

Un esempio? Nei giorni scorsi il Comune di Napoli ha approntato otto pagine fitte fitte, riguardanti 67 milioni di cartelle esattoriali da notificare ai contribuenti con l’arrivo del nuovo anno. Che, indiscutibilmente, si preannuncia “con il botto”, sia per le mille e una incertezze connesse al Covid19, che per le nefaste ripercussioni di una fase emergenziale gestita in modo discutibile…

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Qual è l’origine dei circa 70 milioni di debiti dei cittadini napoletani? Multe emesse nel 2016 ma non ancora saldate. L’amministrazione comunale ha pensato bene di muoversi con congruo anticipo, conscia che, per recuperare il poderoso ammontare, sarà necessario “bruciare sul tempo” i potenziali rivali. Ovvero, gli altri enti che vantano un credito nei confronti dei contribuenti.

Inevitabilmente tornano alla mente le dichiarazioni d’intenti espresse da De Magistris proprio all’inizio di quel 2016. “Niente più Equitalia a Napoli, benvenuta Napoli Riscossione…e benvenuta trasparenza. Finalmente, a unire il Comune ai cittadini sarà un filo diretto. La comunicazione sarà capillare ed efficiente, anche grazie alla posta elettronica certificata. Tutto questo da subito”. Anche allora il motto era “chi ha tempo non aspetti tempo”, ma ben diversa è stata la risolutezza nel realizzarlo…

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Fisco: quale destino per i contribuenti nel 2021?

Anno nuovo…azzeramento debiti pregressi con Agenzia delle Entrate Riscossione?

Cartelle-esattoriali-2021No, anzi. A gennaio 2021, infatti, il Fisco tornerà a notificare ai contribuenti le pendenze congelate causa Covid19, e richiederne il saldo.

Così, privati, imprenditori, liberi professionisti e Partite IVA avranno tempo fino al 31 gennaio per regolarizzare la propria posizione. Contestualmente, verranno riattivate le procedure di pignoramento presso terzi (vale a dire, quelle riguardanti stipendio, pensione…) scaturite prima del Decreto Rilancio, andato a regime il 19 maggio 2020.

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Importanti aggiornamenti anche sul saldo e stralcio. I contribuenti che avevano pagato regolarmente le rate in scadenza nel 2019, limitandosi a “saltare” o ridurre l’ammontare di quelle del 2020, non decadranno dalla misura. Dovranno comunque versare il pregresso ancora pendente entro il 1° marzo 2021.

Fumata nera per la rottamazione quater

Bisognerà aspettare il prossimo anno per una nuova tornata di cartelle esattoriali da liquidare tramite definizione agevolata. Nelle scorse settimane un post pubblicato da Laura Castelli aveva fatto ben sperare, invece è necessario armarsi di santa pazienza, per non farsi andare il panettone di traverso.

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Bollo auto: taglio in vista?

La redazione 

 


Perché l’estratto cronologico è più importante della visura PRA

Stai per vendere la tua auto o, invece, devi chiedere la liquidazione furto alla tua compagnia assicurativa?

Estratto-cronologico-autoRichiedere al Pubblico Registro Automobilistico l’estratto cronologico del veicolo è consigliabile nel primo caso, indispensabile nel secondo.  

Questo documento, che deve essere corredato da bollo, riporta infatti l’elenco dettagliato di tutti gli eventi riguardanti il bene ed aventi rilevanza giuridica (proprietà, informazioni tecniche). 

Quindi, non solo la prima immatricolazione, ma anche tutti i trasferimenti ed eventuali fermi ed ipoteche.

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Qual'è la differenza tra estratto cronologico e visura PRA?

La seconda è paragonabile ad una fotografia: rappresenta quindi l’istantanea dell’ATTUALE situazione del veicolo (proprietà in essere, fermi e ipoteche attivi).

Fornire l’estratto cronologico all’acquirente in procinto di pagare è quindi una questione di correttezza, perché è l’unico modo per consentirgli di avere il quadro COMPLETO della storia del bene, dalla sua “nascita” ad oggi. Evitando così amare sorprese a scoppio ritardato, tra cui la scoperta di gravami che NON restano in capo al vecchio proprietario, bensì incollati al veicolo.

Da dove provengono le informazioni contenute nell’estratto cronologico?

fermo-amministrativoLe “fonti” sono due: la Motorizzazione per quelle tecniche, il PRA in riferimento all’attuale proprietà ed ai pregressi passaggi.

L’estratto cronologico è fondamentale in caso di furto dell’auto. Rappresenta infatti il documento che, insieme, all’atto relativo alla perdita di possesso, consente di ottenere la liquidazione da parte della propria compagnia assicurativa.

Il Pubblico Registro Automobilistico è tenuto a tracciare scrupolosamente tali eventi per documentare che il proprietario non è più responsabile a livello giuridico e fiscale del veicolo, dunque cessa per lui l’obbligo di pagare il bollo.

Verifica subito se sulla tua auto è iscritto un fermo amministrativo >>