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Le conseguenze del conto in rosso

A cosa vado incontro se sul mio Iban non c’è più un euro?

Conto-in-rossoÈ un interrogativo, questo, che attanaglia migliaia di italiani. Anche a causa delle incertezze e delle incognite socio-economiche e produttive disseminate trasversalmente dall’esplosione dell’epidemia di Covid19.

Infatti, mantenere – nel caso di partite Iva e lavoratori dipendenti – o garantire anche a terzi una continuità lavorativa, negli ultimi mesi, è diventata una missione impossibile, talvolta un miraggio. Ciò ha reso necessario attingere al proprio gruzzoletto di risparmi, per far fronte alle uscite quotidiane connesse al pagamento delle utenze, alla spesa, ed alle esigenze di figli e congiunti inoccupati o disoccupati.  L’incubo di ritrovarsi improvvisamente con il conto in rosso, quindi, si è fatto tangibile, quasi reale.

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Non ho rinnovato l'assicurazione. E adesso?

La buona – in senso relativo – notizia è che lo scorso anno Banca d’Italia ha reso più stringenti gli obblighi degli istituti di credito verso i clienti. Così, è stato riconosciuto per questi ultimi il diritto a ricevere periodicamente il prospetto riassuntivo degli accrediti e addebiti sul proprio conto corrente. E, nel caso di sforamento del famigerato rosso, la comunicazione deve pervenire entro i successivi un mese + tre giorni.

A questo punto l’obbligo prioritario del correntista è saldare la pendenza a suo carico, anche onde evitare di ritrovarsi schedato come cattivo pagatore. Prima di mettere mano al portafoglio, però, è consigliabile controllare i calcoli effettuati dalla propria banca. L’anatocismo, infatti, è illegale sulla carta, ma nei fatti ancora presente…

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Non ho rinnovato l'assicurazione. E adesso?

…e un giorno, all’improvviso, mentre fai la solita corsa contro il tempo per arrivare puntuale in ufficio, ti ricordi che il mese scorso avresti dovuto rinnovare l’assicurazione.

Rc-AutoUna domanda, assillante, comincia a lampeggiare nella tua mente.

“Cosa rischio se circolo con la Rc Auto scaduta?”

Il Codice della Strada stabilisce pene pecuniarie drastiche – oltre all’ovvia confisca della macchina – per gli “smemorati”. La multa da pagare, infatti, è compresa tra 850 a 3.400 euro circa , a meno che non venga saldato l’importo pendente entro i 15 giorni successivi alla naturale scadenza della Rc Auto, o venga rottamato il veicolo entro 30 giorni.

Sbagliare è umano, perseverare è divino…così, chi viene “pizzicato” due volte in due anni alla guida senza copertura assicurativa va incontro ad un fermo amministrativo della durata minima di 45 giorni, a cui si aggiunge una multa e le spese di trasferimento e custodia del bene.

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Chi tace acconsente?

Per fortuna, in materia di assicurazione non funziona più così.  Perciò, in prossimità della data di scadenza della polizza, la compagnia deve inviare al cliente una nuova bozza contrattuale, che può riservarsi di accettarla, o rivolgersi altrove nel tentativo di ottenere condizioni migliori. Per evitare addebiti di more e scadenze in questa finestra temporale paragonabile ad un limbo/sala d’attesa, la legge ha fissato un periodo di tolleranza di 15 giorni tra la chiusura di una polizza e l’avvio della successiva. Periodo che vale anche per le forze dell’ordine, che NON possono comminare multe.

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2020, un anno vissuto pericolosamente, a causa dell’effetto domino indotto dal Covid19

RC-AUTOEppure, qualche buona notizia comincia a fare capolino, ora che siamo entrati nell’ultimo trimestre. Un esempio? L’assicurazione auto, che tradizionalmente costituisce un incubo per gli italiani, soprattutto al momento del rinnovo/stipula di nuova polizza, oggi incarna il prototipo del diavolo che non è così brutto come viene rappresentato. A delineare il quadro è SosTariffe, che nel suo ultimo studio sull’andamento del mercato (menzionato anche dal Corriere della Sera) stima un calo medio del 15% che, tradotto in denaro, significa un risparmio annuo medio pro-capite di circa 85 euro, in quanto si è passati da una spesa di 585 euro a 500.

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Nello specifico, in numeri assoluti, le regioni dove costa meno assicurare la propria auto sono Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta, con un importo compreso tra 340 e 380 euro. Le regioni che hanno registrato il calo più sostanzioso rispetto al 2019 sono Trentino (-17 %), Basilicata e Puglia (-18%). Quest’ultima, però, continua a rientrare nel novero dei luoghi dove la RC Auto è più cara, insieme a Sicilia, Calabria e Campania, dove un automobilista paga ogni anno quasi 1.000 euro.

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