Notizie

Cassa integrazione fast ed esemplificata: missione compiuta?

“Smaltiremo le richieste di cassa integrazione entro il 12 giugno”

Anticipo-Cig-Covid19Così nei giorni scorsi Pasquale Tridico, il presidente dell’Inps. A rincarare la dose era intervenuta Nunzia Catalfo, a capo del Dicastero del Lavoro, dichiarando che entro la metà di questo mese – che cade lunedì prossimo – i 600mila lavoratori ancora in attesa di Cig in deroga avrebbe ricevuto il pagamento degli arretrati.

Leggi anche

Patente e revisione auto: scadenze a fine estate e autunno

Fra qualche giorno si tireranno quindi le somme, anche in considerazione del fatto che il Governo aveva puntato molto sul Decreto Rilancio (ex Decreto Aprile ed ex Decreto Maggio), anche in termini di prese di posizione pubbliche. Il provvedimento avrebbe infatti dovuto ovviare ai numerosi - e spesso macroscopici - ritardi e intoppi burocratici che avevano inficiato l’erogazione della cassa integrazione nei mesi più neri del lockdown, vale a dire marzo e aprile. Parole d’ordine, esemplificare, ed ampliare il periodo di inattività lavorativa coperto dallo Stato  (+ 9 settimane, ovvero 5 + altre 4 spendibili tra il 1° settembre al 31 ottobre).

Il Decreto Rilancio ha inoltre previsto la presentazione delle nuove domande direttamente all’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, e non più alle Regioni, ed il contestuale anticipo del 40% sulla somma dovuta al lavoratore sempre da parte dell’ente presieduto da Tridico.

Ti potrebbe interessare

Estesi i beneficiari dei contributi a fondo perduto?

La redazione
 


 


 
 


Patente e revisione auto: scadenze a fine estate e autunno

Nuovo inizio post Covid-19? Sì, ma con nuovi problemi…

Revisione-auto-Covid19Riprendere una quotidianità a pieno regime o quasi significa prima di tutto una cosa. Tornare a spostarsi sul medio e lungo raggio più volte al giorno e con frequenza costante. Utilizzare un’auto o un ciclomotore, però, costa, e quindi ha reso di stringente attualità il tema delle scadenze relative al bollo, alla revisione, ed all’assicurazione.

Quali tutele – economiche e giuridiche – ha previsto il Governo per i cittadini che, forzatamente, non hanno potuto usufruire per circa due mesi di balzelli già pagati, e che ora possono/devono tornare a circolare, ma con tanti problemi economici in più sul groppone?

Leggi anche

Come annullare una cartella esattoriale?

Il Decreto Cura Italia ha raddoppiato la finestra temporale entro cui si può utilizzare l’auto anche DOPO la scadenza della relativa polizza, se questa, originariamente, era prevista entro il 31 luglio 2020. Non più 15 ma 30 giorni di tolleranza sia per le Rc Auto annuali che per quelle il cui premio da pagare è suddiviso in rate semestrali.

Avresti dovuto effettuare la revisione del veicolo prima del 17 marzo o entro il 31 luglio? Niente paura, fino al 31 ottobre 2020 puoi utilizzarlo comunque per i tuoi spostamenti senza subire una multa (articolo 92, comma 4 del Decreto Cura Italia).

Inoltre, se ti è scaduta la patente dopo il 31 gennaio 2020, il documento resta valido fino al 31 agosto prossimo (articolo 104 del Cura Italia).

Andrà tutto bene? Staremo a vedere…

Queste proroghe di massa, se non saranno ben gestite, potrebbero creare un fastidioso e pericoloso effetto imbottigliamento. Infatti, inevitabilmente, ottobre e novembre saranno caratterizzati da un incremento massiccio delle revisioni dei veicoli. Si stima che ne dovranno essere controllati circa 7 milioni, a cui va sommato il milione e mezzo che, a prescindere dal Covid-19, dovrà essere ispezionato dopo settembre.

Riusciranno le officine a far fronte a questa abnorme mole di lavoro? Gli addetti sono ottimisti, ed infatti hanno già lanciato un allarme: in base ai calcoli è emerso che, dedicando ad ogni revisione una media di 25 minuti e lavorando anche il sabato, potranno essere visionati circa la metà dei mezzi (4,3 milioni).

E’ quindi stata avanzata una controproposta finalizzata a schivare il collasso: prorogare in modo differenziato i termini per la revisione. Così, quelle scadute a marzo slitterebbero ad agosto 2020, quelle scadute ad aprile sarebbero riprogrammate a settembre, e così via fino a calendarizzare quelle con scadenza più recente a novembre e dicembre prossimi.

Si attende la risposta del Governo…

Ti potrebbe interessare

Bonus autonomi: dove eravamo rimasti

La redazione

 


 
 


Come annullare una cartella esattoriale?

Suonano alla porta. E’ il postino

Annullamento-cartelleCerca te. Ha una raccomandata da consegnare: la famigerata busta verde. Agenzia delle Entrate ti cerca, perché vanta un credito nei tuoi confronti.

Che fare?

Spesso la notizia di un debito è inaspettata, una sorta di fulmine a ciel sereno. Probabilmente all’origine c’è una multa che non ti era mai stata notificata, o il pagamento di un tributo, magari “vecchio” di anni di cui ti eri dimenticato.

La prima cosa da fare è leggere la cartella esattoriale a mente fredda, dopo aver superato lo sconcerto iniziale. Angosciarsi è inutile, precorrere i tempi ed immaginare l’ufficiale giudiziario aggirarsi per casa non risolve nulla. Fortunatamente ci sono molto modi per tamponare le conseguenze di un debito insoluto. Ecco quali.

Ti potrebbe interessare

Estesi i beneficiari dei contributi a fondo perduto?

Un vizio potrebbe salvarti

Infatti, se la cartella contiene uno o più vizi, relativi alla sua formulazione (vizi formali), o, ad esempio, alla modalità di calcolo dell’importo da pagare (vizi sostanziali), può essere annullata.

Contestazione: istruzioni per l’uso

In questo caso ci si può rivolgere alla Commissione Tributaria Provinciale e, se il verdetto è positivo, in tre mesi si ottiene lo sgravio dell’importo pendente.

Rateizzare o non rateizzare?

Se non si rientra in una delle casistiche relative alla contestazione, si può optare per un compromesso con Aer, e quindi chiedere di spalmare il debito su due o più tranche, di importo costante o crescente.

Attenzione però, perché se salti un pagamento, immediatamente quelli già effettuati risultano nulli, e decadi dalla rateizzazione.

Ricorso in autotutela

Se sono già passati 60 giorni dalla notifica della cartella, si può tentare la strada dell’autotutela, che deve essere inviata sia ad Aer che all’ente a cui fa riferimento il credito. Né l’una né l’altro, però, hanno l’obbligo di rispondere, inoltre, nel frattempo può essere attivata comunque la procedura esecutiva.

Reclamo – mediazione

Un iter, questo, necessario se l’importo pendente è inferiore a 20mila euro, e che consente di cancellarlo d’ufficio prima di rivolgersi al tribunale. Il contribuente, in tal modo, avvisa il Fisco di avere intenzione di adire le vie legali e gli permette così di evitare una causa, soprattutto se la cartella contiene elementi palesemente infondati.

Leggi anche

Bonus autonomi: dove eravamo rimasti

La redazione