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Pignoramento conto corrente: la sentenza della Cassazione

Qual è il punto d’incontro tra i diritti del creditore e del debitore?

 Pignoramento-cc-sentenza-Cassazione   A dire la parola (si spera) definitiva è stata la Cassazione a sezioni unite, nei giorni scorsi, con la sentenza 26252. Finora gli unici paletti fissati erano quelli individuati dalla legge ordinaria.

Gli Ermellini hanno stabilito che i principi di carattere civilistico, sono applicabili anche in sede penale, in caso di pignoramento.

Quando il creditore può aggredire il conto corrente del debitore?

Il pignoramento delle somme presenti sull’IBAN, o percepite a titolo di stipendio/salario, come ribadito dalla Corte di Cassazione NON può avvenire integralmente. Il creditore, infatti, può rivalersi SOLO SE il conto corrente ha un saldo attivo SUPERIORE a tre volte l’ammontare dell’assegno sociale, annualmente ricalcolato ed attualmente pari a 468 euro.

Perciò l’esproprio è possibile solo se sul conto corrente è presente una somma superiore a 1404,30 euro. E se non è sufficiente questo primo pignoramento per soddisfare la pretesa del creditore? Si può procedere ANCHE successivamente ma cambiano i limiti da rispettare: stipendio e salario, infatti, potranno essere intaccati solo per un massimo del 20% del loro ammontare.



 


Può essere pignorato il bonus bollette?

Dopo mesi di apnea e tasche leggere, finalmente il nostro portafoglio potrebbe rimpolparsi

Bonus-bollette-pignoramentoMerito del bonus di 200 euro varato dal Governo nel tentativo di arginare i rincari indiscriminati (e non sempre motivati) degli ultimi mesi. Luce, gas, benzina, cibo. La vita quotidiana, dallo scorso autunno, è diventata una corsa ad ostacoli. Mentre ancora la pandemia mordeva, hanno fatto capolino nuove angosce a popolare i sonni (e sogni) dei cittadini. Inevitabile, quindi, che migliaia di persone ripongano grandi speranze e aspettative in questo contributo economico (seppur una tantum) che dovrebbe planare su buste paghe e pensioni tra luglio e agosto.

Nuove nubi di dubbi, però, si addensano già sulle teste di molti contribuenti: e se anche questo bonus fosse pignorabile in caso di debiti pregressi o stagionati, e/o soggetto a tassazione?

Quale sorte per i 200 euro in più su busta paga e pensione?

A stabilire paletti chiari e netti è il DL n.50/2022: gli articoli 31 e 32 stabiliscono infatti che il bonus NON è sequestrabile, non può essere aggredito dai creditori, e non concorre nemmeno alla formazione di reddito ai fini fiscali, né per quanto riguarda l’assegnazione di prestazioni previdenziali/assistenziali.

Dove eravamo rimasti: chi ha diritto al bonus da 200 euro?

A beneficiare dell’indennità saranno, tra gli altri, i lavoratori dipendenti (pubblici e privati), gli autonomi (compresi quelli che NON hanno partiva IVA), i collaboratori domestici in attività alla data di entrata in vigore del Decreto Aiuti, e chi a giugno 2022 ha ricevuto la Naspi o DISCOLL.

La redazione

 



 


Tutto quello che c'è da sapere sul bonus bollette per PMI

Quali effetti (e quanto disastrosi) determinerà l’impennata del costo delle materie prime sulle aziende?

Bonus-bollette-aziende-2022Attualmente non è dato saperlo, anche perché la situazione è in divenire, e gli sviluppi del conflitto in Ucraina non lasciano immaginare né un’inversione di tendenza, né una stabilizzazione dei mercati di luce e gas. Quel che è certo, è che il Governo sta approntando misure a supporto degli imprenditori costretti a fare fronte a bollette con tre-quattro zeri.

Via libera quindi al bonus bollette per imprese energivore: l’ultima novità, in ordine di tempo, è costituita dalla possibilità di effettuare la cessione. È stato varato inoltre, un sostegno economico ad hoc per le attività che consumano un notevole quantitativo di gas naturale.

Bonus bollette imprese energivore: quali requisiti?

Si può usufruirne se c’è stato un aumento del costo delle materie prime superiore al 30% per kWh nel primo trimestre 2022 rispetto all’analogo periodo del 2019.

Per beneficiare del sostegno economico (nello specifico, del credito d’imposta) relativo alla bolletta del gas, è necessario aver subito un incremento della materia prima consumata nel secondo trimestre 2022 per usi NON termoelettrici.

Fino a quando e come si può utilizzare il bonus?

Attualmente la finestra temporale prevista va dal 7 luglio al 21 dicembre 2022. Le modalità individuate dal Governo sono la compensazione tramite modello F24 e, in alternativa, la cessione del credito. In quest’ultimo caso, i possibili destinatari sono banche ed intermediari finanziari iscritti all’albo, società appartenenti a gruppi bancari iscritti all’albo, ed imprese assicurative abilitate ad operare in Italia.

La redazione