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Immobili: qual è la differenza tra estinzione e cancellazione del debito?

Ipoteca, basta la parola per generare ansia

Estinzione-ipotecaQuesta è una misura che si applica all’immobile del debitore per garantire il soddisfacimento dei diritti del creditore. L’esempio classico è quello del mutuo per l’acquisto casa: l’ipoteca ha durata ventennale e si estingue a seguito del saldo integrale delle rate. In caso contrario l’istituto di credito erogante può chiedere all’autorità giudiziaria di procedere alla vendita coatta dell’immobile per poi essere – attraverso il ricavato – rimborsato almeno parzialmente.

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Estinzione e cancellazione NON sono sinonimi, però, quando si parla di ipoteca. Ecco quali sono le differenze.

La garanzia sull’immobile viene meno - obbligatoriamente – a seguito del saldo del mutuo, in caso di distruzione dell’immobile, per rinuncia del creditore, e per decorrenza dei termini di prescrizione (20 anni).

Tuttavia l’iscrizione dell’ipoteca potrebbe permanere nei pubblici registri condizionando o addirittura impedendo la cessione dell’immobile.

La cancellazione della garanzia si può invece effettuare in modalità semplificato, ovvero a costo zero per il mutuatario, o tramite atto notarile. In tal caso, però, è necessario versare una somma compresa tra 600 e 1200 euro.

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Danni all’immobile: l’eterna lotta tra Rc Auto e assicurazione condominiale

Chi paga quando si incendia un veicolo parcheggiato nel garage custodito?

Auto-incendiata-condominioLa risposta al quesito non è scontata come si potrebbe credere. Infatti, in casi del genere si “scontrano” due distinte polizze: quella relativa al veicolo, e quella a tutela dell’immobile. A dirimere la vicenda ci ha pensato la Corte di Giustizia dell’Unione Europea che, con la sentenza 20/06/19, ha riconosciuto l’onere di risarcimento in capo alla Rc Auto.

La pronuncia della Corte di Giustizia Europea è scaturita da un episodio avvenuto in Spagna, che aveva visto l’intervento immediato dell’assicurazione del condominio. Questo però aveva successivamente chiesto il rimborso alla compagnia presso cui l’automobilista aveva stipulato la sua polizza.  Il veicolo si era incendiato a causa di un cortocircuito elettrico.

Il principio che regolamenta la materia in ambito spagnolo prevede che i “fatti relativi alla circolazione di un veicolo” comprendano anche il parcheggio non permanente in garage privato. Tale fase costituisce, secondo l’interpretazione della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, parte integrante dell’utilizzo del mezzo.

La sentenza 20/06/19 ha quindi stabilito che la compagnia assicurativa dell’automobilista deve risarcire quella dell’immobile.

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Assisi: fidarsi del commercialista è bene…tenerlo d’occhio è meglio

Cosa succede quando ti piomba in testa una salatissima cartella pazza e il responsabile è il professionista che avrebbe dovuto esemplificare i tuoi rapporti con il Fisco?

Truffa-commercialista-AssisiAngoscia, incertezza e rabbia diventano un nodo impossibile da sciogliere. Mentre sei protagonista di un incubo ad occhi aperti, devi aggrapparti all’ultimo briciolo di lucidità per tamponare i danni e dimostrare che eri in buona fede.  Non è semplice né immediato convincere il Fisco che l’unica colpa che hai avuto è stato fidarti del professionista sbagliato.

Così, in questi giorni è ripartito a Perugia il processo alla commercialista infedele che si sarebbe impossessata di circa 500mila euro messi a disposizione dai suoi numerosi clienti per appianare le pendenze verso Agenzia delle Entrate Riscossione.

Svariati cittadini di Assisi e dintorni avevano affidato alla donna le proprie controversie fiscali. Avvocati, medici, commercianti, ed anche un prete. Nel 2010, poi, si scoperchia il vaso di Pandora: cominciano a fioccare su molti di loro cartelle esattoriali. Duemila, quindicimila, trentamila ed anche quarantamila euro. Così scattano le denunce a carico della professionista, attualmente arrivate a 30.

L’aspetto più sconcertante della vicenda è che i clienti della commercialista avevano conservato le ricevute dei pagamenti effettuati per saldare AER. Emblematica la sorte della commerciante costretta a liquidare il suo negozio per Iva e Irpef mai versate.

Tuttavia l’eventuale accertamento delle responsabilità della commercialista non determinerà in automatico il risarcimento degli ex clienti. Infatti, alcuni degli episodi confluiti nel processo risalgono al periodo antecedente al 2010, e quindi risultano prescritti.

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