Notizie

Debiti: cosa succede agli immobili se non riesci a pagare?

L’ipoteca tutela il creditore rispetto al recupero dei suoi soldi

Ipoteca-immobiliareIn che modo? Esercitando in modo prioritario i suoi diritti sui beni del debitore; si tratta di una sorta di supremazia che può avere carattere volontario, legale o giudiziale. La buona notizia, però, è che il provvedimento può essere estinto o cancellato a seguito del saldo della cifra pendente.

loading...

L’ipoteca ha una scadenza?

Sì, dura infatti 20 anni. Viene attivata tramite annotazione in un pubblico registro immobiliare, che deve comprendere la descrizione del bene, l’ammontare da cui è scaturita, il relativo tasso d’interesse, e i dati personali di creditore e debitore.

Le ipoteche possono essere multiple e simultanee? Anche in questo caso la risposta è affermativa, ma vale l’adagio popolare “chi prima arriva meglio alloggia”. Infatti, il primo creditore che iscrive il provvedimento avrà diritto a risarcimento in modo prioritario rispetto a chi segue.

Estinzione e cancellazione NON sono la stessa cosa

Sebbene i due termini possano sembrare intercambiabili, per quanto riguarda “l’esaurimento” dell’ipoteca indicano iter differenti.

L’estinzione coincide con il venir meno degli effetti che questa ha determinato in concomitanza con una delle seguenti opzioni: saldo integrale del debito, rinuncia alla garanzia da parte del creditore, mancato rinnovo allo scadere dei 20 anni necessari alla prescrizione.

La cancellazione coincide con la sua rimozione da tutti i registri in cui era iscritta, al pari dei dati inerenti l’immobile.

L’ipoteca volontaria può essere cancellata a seguito di estinzione fisiologica del mutuo cui è agganciata o tramite atto notarile su beneplacito del creditore.

Leggi anche

Quando il giudice decide di vendere i tuoi immobili

La redazione




 


Assicurazione: perché è importante essere in regola (possibilmente risparmiando)

L’auto è un bene…”caro” per gli italiani. In tutti i sensi

Rc-ScadutaMuoversi su quattro ruote, infatti, sta diventando sempre più un lusso. A gravare sui cittadini non solo i costi di manutenzione, sempre più imponderabili a causa dell’obsolescenza programmata, e quelli relativi al carburante, ma anche assicurazione e bollo.

Può succedere, però, che, incalzati dalle incombenze familiari, dalle scadenze di luce, telefono e condominio e dal lavoro, finiamo per dimenticare di pagare la rata della Rc Auto. Altri “saltano” il versamento deliberatamente, ma la sostanza non cambia. In entrambi i casi, essere colti in flagrante, ovvero alla guida senza i requisiti necessari determina aspre sanzioni. Gli ultimi casi, in ordine di tempo, si sono verificati nel Lazio, nelle zone di Cassino, Ardea e Atino, per la precisione.

Nei giorni scorsi, infatti, si è registrata un’impennata di veicoli sequestrati in quanto i proprietari risultavano morosi. A Cassino ed Aquino, ad esempio, gli automobilisti pizzicati” hanno subito una multa ed il fermo amministrativo. Misura, questa che sostanzialmente corrisponde al blocco della vita privata e professionale.

Non sono mancati, inoltre, i casi di persone ala guida con patente scaduta, o, addirittura, mai conseguita.

Leggi anche 

Bollo auto e fermo amministrativo

La redazione

 



 
 


Bancomat in comune? Ecco cosa puoi (e non puoi) fare

Sei cointestario di un conto corrente?

Conto-cointestatoIndubbiamente benefici di alcuni vantaggi, ma questi sono più limitati delle tue aspettative.

A stabilirlo è stata l’ordinanza n.21963 emessa dalla Cassazione lo scorso 3 settembre. Questa ha precisato che la cointestazione di un conto autorizza gli interessati a compiere operazioni agganciate ad esso, ma non a diventare, contestualmente, proprietari delle somme ivi depositate.

Ti potrebbe interessare

Contante Vs Carta di credito. Le novità del Decreto Fiscale
 

Tale pronuncia ribalta il precedente orientamento, secondo cui la cointestazione equivaleva ala donazione pro-quota del credito.

Un esempio? Se un conto è intestato a una madre e al figlio universitario, e il deposito riguarda esclusivamente lo stipendio della prima, il secondo non può accampare alcun diritto in termini di riscossione. La cointestazione, infatti, non può essere equiparata alla comproprietà né, tantomeno, alla donazione della metà del denaro depositato.

La pronuncia è scaturita dalla vicenda che ha visto coinvolti tre fratelli a seguito della morte del genitore. Il conto corrente e i titoli presenti in banca non erano stati ripartiti, e uno di loro aveva utilizzato il bancomat per un prelievo consistente. Gli altri due avevano quindi fatto causa.

Leggi anche

Conto corrente di Agenzia delle Entrate pignorato da contribuente

La redazione