La vendita pre-asta di un immobile pignorato può rivelarsi vantaggiosa sia per debitore che per il creditore
La vendita giudiziaria, infatti, è una sorta di forca caudina, in quanto taglia con l’accetta ed A MONTE il prezzo del bene. E solitamente a questo punto si innesca un circolo vizioso che fa gioco agli sciacalli: ogni asta conclusasi con un nulla di fatto (magari perché andata deserta) determina in automatico un ulteriore, sostanziale, ribasso dell’importo di vendita. Che non risolve i problemi di nessuna delle due parti: il debitore non si libera della pendenza, ed il creditore non riesce ad incassare quanto gli spetta.
Quando (e perché) procedere a vendita pre-asta di immobile pignorato
Questo iter è ammissibile a condizione che venga riconosciuta una specifica tutela ai diritti del creditore. Il legislatore ha voluto evitare il rischio facilmente concretizzabile che, una volta incassata la somma pattuita per la vendita, il debitore si renda irreperibile, e la controparte rimanga con un pugno di mosche in mano.
Discendono da questo prerequisito due possibili scenari:
- Vendita previa emissione da parte del giudice dell’ordinanza di cancellazione del pignoramento (condizione necessaria è che i creditori non si oppongano tramite reclamo).
DOPO che il debitore ha incassato il prezzo dell’immobile e PRIMA che quest’ultimo sia trasferito all’acquirente, è necessario liquidare il creditore.
- Notifica dell’atto di compravendita alla cancelleria del tribunale, e incasso diretto da parte del creditore della somma pendente, in quanto questo rappresenta parte integrante del contratto. Solo a questo punto il giudice procederà alla cancellazione del pignoramento.