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Rinvio di sei mesi per le cartelle esattoriali?

Si avvicinano le feste,

e molti vorrebbero poter gettare dal balcone le cartelle esattoriali per non rivederle mai più. Invece i debiti con il Fisco ci accompagneranno anche nel 2022, restando – fortunatamente – congelati per un po’. Forse.

La manovra è attualmente in discussione e si fa strada l’ipotesi di un blocco di 180 giorni delle cartelle esattoriali che saranno notificate tra gennaio e marzo 2022. E questo sposterebbe il loro pagamento nella finestra temporale compresa tra luglio e settembre.

Contestualmente potrebbe essere confermata per tre mesi (a fronte dei sei richiesti attraverso molteplici emendamenti) l’esenzione dalla Tosap-Cosap, l’imposta relativa all’occupazione del suolo pubblico. Una misura, questa, che dà parziale sollievo ai proprietari di bar e ristoranti che, in virtù delle misure di contenimento del Covid19, hanno occupato il suolo pubblico con i tavolini.

Tuttavia il momentaneo congelamento non soddisfa né privati, né imprenditori né partite IVA. Da Confedercontribuenti fanno sapere, infatti, che sarebbe necessario intervenire anche sui debiti bancari.

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La redazione



 


C’è traccia del pignoramento in Crif?

Un debito, l’impossibilità di estinguerlo … e rischi di essere segnalato in CRIF

pignoramento-crifPuò conseguirne il pignoramento, procedura disciplinata dall’articolo 492 del codice civile che comporta un’ingiunzione effettuata da un ufficiale giudiziario e che rappresenta il primo step dell’esecuzione forzata.

Il ricorso al pignoramento è determinato dall’esigenza di impedire al debitore di utilizzare beni che costituiscono una garanzia per il creditore.

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Come si attua il pignoramento e la segnalazione in CRIF?

La vera e propria esecuzione forzata è preceduta dalla notifica del titolo (decreto ingiuntivo o sentenza di condanna al pagamento) e dell’atto di precetto (intimazione ad attenersi all’obbligo indicato nel primo). Il debitore ha tempo dieci giorni per saldare la pendenza. 

Trascorso questo intervallo, si compie il pignoramento

Cos’è il pignoramento presso terzi e CRIF?

La procedura riguarda la pensione o lo stipendio, laddove questi non siano già gravati da altre, analoghe, misure. Il provvedimento prende questo nome perché investe beni appartenenti al debitore, ma nella disponibilità di terzi.

In questo caso, il pignoramento deve essere comunicato a entrambe le suddette parti, e il relativo atto deve informare circa il credito che ha originato l’esecuzione forzata, circa il decreto ingiuntivo e il precetto già inoltrato.

Inoltre, ovviamente, deve essere specificato il divieto a utilizzare l’importo di denaro sottoposto alla misura.

L’atto contiene anche l’invito al terzo ad essere presente il giorno dell’udienza, per essere messo al corrente delle modalità di esecuzione del pignoramento.

Pignoramento presso terzi e CRIF

Detto provvedimento si svolge unicamente attraverso tribunale, venendo riportato in un apposito registro usato esclusivamente dalla cancelleria e dagli avvocati. La Crif non riporta le misure giudiziarie, e dunque non reca alcuna notizia dei pignoramenti in corso o passati. 

Se vuoi conoscere le informazioni raccolte da CRIF presso i Tribunali...

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Ti possono pignorare la tredicesima?

Pignoramento_TredicesimaL'attesa del piacere è essa stessa piacere?

La cosiddetta mensilità aggiuntiva viene spesso agognata come manna dal cielo. Può infatti essere provvidenziale come acqua nel deserto, soprattutto se percepisci uno stipendio particolarmente magro e/o devi far fronte a uscite cospicue

Tuttavia, se sei soggetto ad un pignoramento rischi di vedertela soffiare da sotto al naso, non riuscendo più a contare su un prezioso, ulteriore, introito. Ecco tutto quello che devi sapere, se hai un debito, per evitare sgradite sorprese o, nella peggiore delle ipotesi, esser pronto a stringere ulteriormente la cinghia.

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Tredicesima: cos’è e quando viene pagata

Questa rappresenta una mensilità aggiuntiva rispetto alla consueta retribuzione, e ogni 30 giorni il lavoratore ne matura una quota (rateo) che poi si cumula alle precedenti ed è generalmente corrisposta a ridosso delle festività natalizie. Data e ammontare variano in relazione al settore professionale di riferimento: chi lavora nel commercio, ad esempio, secondo il Ccnl, la deve percepire entro il 24 dicembre .

D’altra parte, se dipendente e datore di lavoro trovano un accordo, la tredicesima può essere accreditata anche in modalità frazionata, mese per mese, all’’interno della busta paga.

Quali sono le regole che disciplinano il pignoramento?

Una situazione quale quella dell’esproprio forzoso, si presenta, per certi versi, più ostica, per il lavoratore dipendente, se si confronta con l’autonomo. Il primo, infatti è più facilmente esposto alle mire (anche legittime) dei creditori, che quindi, in un certo senso, non si muovono totalmente alla cieca, quando devono recuperare l’importo a loro dovuto (si pensi al pignoramento presso terzi).

Tuttavia, il lavoratore dipendente, in caso di pignoramento, gode di una certa tutela, per quanto riguarda l’ammontare massimo che gli può essere sottratto. Detta tipologia di reddito può infatti essere intaccata entro il 20%, se il creditore è un soggetto privato. Qualora invece si tratti dell’Agenzia di Riscossione il limite è ancor più stringente e, per stipendi entro 2.500 euro è di 1/10 del totale.

…e la tredicesima?

Limiti e tetti massimi sono gli stessi relativi a qualunque reddito proveniente da lavoro dipendente. Dunque, anche la mensilità aggiuntiva può essere sottoposta a esproprio forzoso, come pure quattordicesima e TFR.

Nello specifico, la tredicesima può essere pignorata entro un massimo di un quinto se il creditore è un privato, ed entro un decimo (busta paga fino a 2.500 euro) e un settimo (stipendio fino a 5.000 euro) se la controparte è l’Agenzia delle Entrate Riscossione. 

La redazione

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