ILLECITI BANCARI
Dal particolare all’universale, se così si può dire. Emerge infatti sempre più chiaramente che, per combattere disservizi e inefficienze della burocrazia o anomalie a discapito dei contribuenti, la via migliore da seguire sia quella di intervenire su base locale, per poi ottenere ripercussioni sull’opinione pubblica (e quindi anche a livello nazionale).
In tal senso, un ruolo fondamentale viene esercitato dalle associazioni dei consumatori. Nei giorni scorsi, ad esempio, il Codacons ha fatto partire in Liguria un’azione destinata ai titolari di mutui e finanziamenti .
L’obiettivo della campagna è innanzitutto accertare che i tassi d’interesse applicati siano legali e – in caso contrario – contestare nelle opportune sedi l’operato degli istituti di credito.
«È ormai un dato di fatto che le banche ricorrano a tassi superiori a quelli soglia, sconfinanti quindi nell’usura. Ciò succede non solo al momento della sottoscrizione dei contratti, ma anche in una seconda fase, quando entrano in gioco ulteriori voci di costo, come gli interessi di mora o le spese di chiusura anticipata. In tutti questi casi il giudice può intervenire decidendo che il mutuo diventi gratuito e affermando il diritto dell’utente a vedersi risarcire gli interessi sborsati».
In alcuni casi poi, i tassi effettivi sono differenti da quelli sottoscritti, e l’anomalia emerge solo a seguito di controlli. Il giudice può richiedere quindi la sostituzione degli interessi pagati con il cosiddetto bot, più vantaggioso per il contribuente. Anche stavolta si ha diritto alla restituzione di parte degli interessi versati e alla riduzione di quelli futuri.
Un capitolo a parte meritano, infine, i mutui con i tassi indeterminati, ovvero caratterizzati da clausole debitorie fin troppo vaghe, o con tasso Euribor non sostituibile da altri tassi riconoscibili nel periodo 2005 – 2009. In questo caso a fare fede è l’orientamento della Corte Europea, che ha sancito la nullità dell’Euribor.
Da redazione