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Dove parcheggiare se l'assicurazione è scaduta?

Lascio la macchina posteggiata sotto casa

così posso tenerla sotto controllo. In questo momento non posso rinnovare l’assicurazione…

multa-auto-senza-assicurazioneSarebbe bello poter raggiungere, senza colpo ferire ed a costo zero, contemporaneamente, un doppio obiettivo. Evitare di farsi beccare al volante in una situazione sanzionabile, e difendere la propria macchina dai ladri.

Invece no. Infatti parcheggiare su strada, se non si è in regola con il pagamento della Rc Auto, espone al rischio multa, ed anche particolarmente salata. La somma di sborsare, in caso di controlli e verifiche, va da 849 a 3.396 euro, se la polizza è scaduta da più di due settimane, che costituisce il cosiddetto periodo di tolleranza indicato dalla legge. Contestualmente si incorre nel sequestro del veicolo fino al rinnovo dell’assicurazione.

Regolarizzando la propria situazione entro un mese dalla scadenza della Rc Auto, la sanzione amministrativa comminata si riduce al 25% di quella inizialmente prevista.

È di questi giorni la notizia che ad Ascoli la polizia stradale ha sequestrato e rimosso svariate decine di auto grazie al sistema di telecamere Scout Speed, che permette di avere una visione a 360 gradi, effettuando quindi controlli molto approfonditi.

Dunque, se il veicolo NON è coperto dall’assicurazione, può essere tenuto in sosta solo in garage o in un parcheggio custodito.

Se invece l’auto non è idonea ad essere messa in moto su strada, per essere esonerato dall’obbligo assicurativo, l’automobilista deve presentare prove congrue, e procedere alla rottamazione.

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È questo l’intento dichiarato del Ministero dell’Economia che, durante l’audizione di Daniele Franco davanti alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato, ha auspicato un ritorno graduale alla situazione  (anche fiscale) pre-Covid di famiglie ed imprese.

Inizia così a delinearsi l’eventualità di una rottamazione quater per i debiti maturati verso il Fisco nel periodo compreso tra il 2018 ed il 2019, ed un ulteriore rinvio delle cartelle “nate” prima dell’esplosione della pandemia.

Questa decisione si fonderebbe sui dati contenuti in un report del Centro Studi Unimpresa pubblicato recentemente, e secondo cui quasi l’80% dei carichi debitori iscritti entro fine 2020 erano relativi a importi al di sotto di mille euro. Circa un terzo delle cartelle esattoriali sarebbe inoltre praticamente inesigibile, in quanto relative a persone fisiche defunte e aziende non più attive.

Prorogare & rottamare, quindi, alleggerirebbe non solo i contribuenti, ma anche Agenzia delle Entrate Riscossione, permettendo ai primi di riprendere fiato e re-inventare la propria quotidianità, ed alla seconda di canalizzare le sue risorse, umane e di tempo verso obiettivi più importanti e realistici. Ad esempio, la lotta alla (grande) evasione fiscale.

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A marzo 2020 il Governo ha congelato tutte le scadenze tributarie e fiscali nel tentativo di alleggerire almeno parzialmente la pressione sulle famiglie italiane. Contestualmente venivano attuate una serie di misure finalizzate a integrare il reddito, o almeno tamponare l’emorragia economica indotta dalla perdita del lavoro o dalla cassaintegrazione.

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