Gestire rapporti di convivenza è una questione di onestà, pazienza, e nervi d’acciaio. Quando uno ( o tutti) questi ingredienti mancano, si finisce ai ferri corti, con buona pace di avvocati e tribunali. Così, a Legnano (Milano) dopo un’estenuante tira e molla, una famiglia ha perso la casa a seguito di un’asta giudiziaria aggiudicata dal “nemico”, che abita proprio a pochi metri di distanza.
All’origine di tutto, un debito contratto 11 anni fa. Il vicino aveva lamentato danni conseguenti la ristrutturazione dell’appartamento della famiglia. Quest’ultima era di parere diverso, e così aveva preferito rivolgersi al Tribunale, che aveva dato ragione alla controparte.
A dispetto della sentenza però, la famiglia non ha mai pagato. Dunque, la casa è stata sottoposta a provvedimento giudiziario e, alla seconda asta, se l’è aggiudicata proprio il vicino. L’uomo ha deciso di acquistarla per tutelarsi dal contestuale deprezzamento dell’immobile e dal lievitare del suo credito.
Nonostante l’avvenuto sfratto, la famiglia continua a dichiararsi vittima e grida all’errore giudiziario.
Debiti: come passare un’estate senza pensieri?
Da Nord a Sud Equitalia è “sorvegliata speciale”