Un preavviso può salvare la vita
In senso metaforico e letterale. Sia nei rapporti interpersonali che sul lavoro e quando si tratta di soldi, essere informati in anticipo di qualcosa di sgradevole che si profila all’orizzonte, è fondamentale, onde evitare di finire in balia delle conseguenze negative.
Un esempio emblematico riguarda il pignoramento di beni mobili ed immobili. Se il creditore procede in modo implacabile ed irrevocabile, da un momento all’altro il debitore si ritrova impossibilitato a raggiungere il luogo di lavoro (fermo amministrativo) o, ancora peggio, finire in mezzo alla strada. Ed avere un tetto sulla testa NON dovrebbe essere un lusso, bensì un diritto fondamentale dell’essere umano.
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Così, nei giorni scorsi un contribuente ha incassato il verdetto favorevole della Cassazione in merito all’ipoteca accesa a sua insaputa da AER sull’immobile di proprietà.
La vittoria del contribuente era tutt’altro che scontata, considerando che, in precedenza, la Commissione Tributaria Regionale aveva emesso un verdetto di segno opposto. A detta di questa, infatti, Agenzia Entrate Riscossione aveva rispettato integralmente l’iter previsto per l’esproprio di beni immobili.
La Corte Suprema, invece, ha constatato che il contribuente non aveva ricevuto alcuna notifica. Si configurava così la violazione del diritto del cittadino ad essere informato dei procedimenti intrapresi dagli enti pubblici nei suoi confronti. Un principio riassumibile in questi termini: “non ci si può difendere da ciò che non si conosce”.