Istituti di credito condannati
Capitalizzazione degli interessi: stavolta il cartellino rosso è toccato a FinecoBank e IW Bank. Ennesima vittoria nella battaglia portata avanti dal Movimento dei Consumatori attraverso la campagna Stop Anatocismo.
Sale così a nove il numero di istituti di credito condannati. Ancora una volta la sentenza arriva dal Tribunale di Milano.
Il verdetto di condanna prevede, tra l’altro, che le banche pubblichino sul loro portale il testo del provvedimento e che lo notifichino ai propri clienti contestualmente all’invio degli estratti conto.
Nelle settimane scorse analoga sorte era toccata a Banca Sella, Deutsche Bank, Ing Bank, Unicredit, BPM, Deutsche Bank, Intesa San Paolo e Banca Regionale Europea (gruppo Ubi).
Cartelle esattoriali: in vista capitalizzazione degli interessi?
28.07.2015 17:04L’anatocismo segue come un’ombra i contribuenti italiani
Il Parlamento sta discutendo una norma che, se approvata, consentirebbe di applicare gli interessi non solo – come avviene oggi – sulle tasse non pagate delle cartelle esattoriali, ma anche sulle sanzioni pecuniarie.
Il documento in questione ha un nome che non può che suonare beffardo Schema di Decreto legislativo recante misure per la semplificazione e razionalizzazione delle norme in materia di riscossione.
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La decisione risulta incredibile, se si pensa che, a partire dal 1 gennaio 2014, la capitalizzazione degli interessi è stata bollata come pratica illegittima in quanto avversa agli interessi dei cittadini.
Insomma, il Governo persegue contemporaneamente strade contrapposte, alimentando caos e confusione nell’opinione pubblica. Peraltro l’ordinamento sanzionatorio afferma in modo esplicito che le sanzioni non possono generare interessi (articolo 2, comma 3 del DLgs 472/1997).
Cosa cambia, in concreto? Se il documento avrà il via libera, gli interessi moratori investiranno le sanzioni, gli interessi da ritardata iscrizione a ruolo e quelli di un’eventuale rateizzazione.
E si pagherà per ogni giorno di ritardo rispetto a quello di ricezione della cartella.
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Beneficiaria del fondo antiusura ottiene il “blocco” di Equitalia
27.07.2015 16:19Dopo la tempesta, finalmente, è arrivato il sereno
Una donna di Chieti è riuscita a impedire l’avvio della procedura esecutiva da parte dell’Agenzia delle Entrate e di Equitalia. Cinque mesi fa, infatti, le era stato accordato l’accesso al Fondo di Solidarietà per le Vittime di Usura.
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«Con denuncia ritualmente depositata si sono rappresentate le responsabilità afferenti i reati di usura, estorsione e truffa». È uno dei primi casi nel nostro Paese. A commentare , è l’avvocato Piero Lorusso (Sdl Centrostudi), che si è occupato della vicenda.
Il Fondo di Solidarietà per le Vittime di Usura, destinato a commercianti, artigiani e liberi professionisti che hanno denunciato i propri aguzzini, consente di beneficiare di un mutuo senza interessi da rimborsare in dieci anni.
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L’ammontare del finanziamento dipende dagli interessi illegali che sono stati pagati e, in situazioni particolarmente delicate, può essere commisurato anche ad altri danni subiti.
L’intento dell’iniziativa è favorire il reinserimento nel tessuto economico-produttivo. La richiesta di accesso va presentata al Prefetto mentre l’effettiva erogazione avviene da parte del Commissario per il coordinamento delle iniziative antiracket ed antiusura previo parere positivo del Comitato Tecnico da lui presieduto.
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Da redazione