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Bollo auto: chi può beneficiare della cancellazione del debito?

Il quotidiano è scandito da mille e una scadenze

Bollo-auto-non-pagato-condonoCiò rende quasi impossibile tenere tutto sotto controllo. E quando qualcosa sfugge, nella “migliore” delle ipotesi bisogna pagare interessi di mora salati, nel peggiore dei casi, invece, può scattare l’iscrizione di ipoteca o il fermo amministrativo. In entrambi i casi la più immediata conseguenza è il blocco della propria quotidianità, che incide sull’intero nucleo familiare.

Spesso, per i contribuenti, una delle principali fonti di angoscia è il bollo auto. “ E se dimentico di pagarlo, e a distanza di anni mi piomba in testa una cartella esattoriale?”. A molti sarà capitato di porsi questa domanda almeno una volta nella vita. Fortunatamente, però, quantomeno per chi ha saltato questa scadenza in un intervallo di tempo ben preciso, è previsto l’annullamento del debito.

A intervenire in tal senso è stata la Corte di Cassazione con la sentenza n.11410 del 30 aprile 2019, in cui si precisa che le cartelle esattoriali emesse tra il 2000 e 2010 e scaturite dal mancato pagamento del bollo auto risultano decadute. Questo in virtù del Decreto Fiscale 2018 che ha introdotto la sanatoria per gli importi entro mille euro.

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E se le cartelle emesse da Agenzia delle Entrate Riscossione venissero spazzate via in massa?

Annullamento-cartelle-AERQuesta ipotesi è meno incredibile di quanto possa apparire ad una prima occhiata. Infatti il trasferimento del personale Equitalia in Agenzia delle Entrate Riscossione è avvenuto in automatico, pur avendo i due organismi natura diversa. La prima era una società privata, mentre la seconda è un ente pubblico non economico. L’assorbimento di organico, dunque, avrebbe richiesto lo svolgimento di un concorso pubblico. A sancirlo, l’articolo 97, comma 3 della Costituzione.

La fondatezza degli atti siglati dai dirigenti AER ex Equitalia è stata in prima battuta messa in discussione da Dirpubblica, che rappresenta i dipendenti pubblici impiegati nelle Università, negli Enti di Ricerca, nelle Agenzie Fiscali, nei Ministeri e all’interno della Presidenza del Consiglio.

Il ricorso presentato da questa è stato respinto dal TAR non a causa delle motivazioni retrostanti, bensì in virtù del fatto che il soggetto non era abilitato ad agire in giudizio. Dirpubblica ha rilanciato chiamando in causa il Consiglio di Stato. La sua pronuncia potrebbe costituire un precedente utile ai contribuenti per contestare la legittimità dei crediti di cui AER è titolare.

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È ufficiale: c’è ulteriore tempo per aderire alla rottamazione delle cartelle esattoriali

Rottamazione-ter-prorogaI termini di presentazione della domanda sono stati infatti prorogati al 31 luglio 2019. L’ultima “finestra” utile si era chiusa il 30 aprile scorso. A darne notizia è stato il Sottosegretario all’Economia Massimo Bitonci.

La rottamazione dei debiti verso Agenzia delle Entrate Riscossione permette di ottenere il congelamento di eventuali pignoramenti presso terzi.

La riapertura dei termini riguarda anche il saldo e stralcio, destinato a chi certifica un ISEE inferiore a 20mila euro.

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Chi può beneficiare della rottamazione?

Gli interessati sono i contribuenti che hanno ricevuto cartelle esattoriali nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2017. I debiti ammessi sono quelli derivanti da contributi INPS e, presumibilmente, dal bollo auto. Esclusi, invece, i carichi relativi alle multe.

Possono aderire anche quelli che non avevano pagato le rate della rottamazione bis entro il 7 dicembre 2018. Quali benefici comporta in concreto la rottamazione? La possibilità di estinguere le pendenze con AER versando solo l’importo relativo alle somme capitali e agli interessi iscritti a ruolo.

Per quanto riguarda il saldo e stralcio, invece, il pagamento è correlato all’aliquota assegnata al contribuente in base alla condizione economica.

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