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Notizie

Paghi alla banca più del dovuto? C’è un esperto che ti può aiutare

Tassi d’interesse a rischio usura? Interviene il Consulente Tecnico d’Ufficio

usura-bancariaIl Tribunale di Cassino si è pronunciato in merito lo scorso 4 marzo, emettendo una sentenza destinata a costituire un precedente nel futuro prossimo. A chiedere l’intervento del CTU era stato l’avvocato Dario Nardone, difensore di un residente del comune laziale che aveva avuto problemi con la banca.

Nel 2012 l’uomo aveva ottenuto un mutuo dall’ammontare di 110mila euro con tasso del 5,1% finalizzato all’acquisto di un immobile da adibire ad abitazione. Dopo 4 anni, però, a causa di una situazione personale particolarmente delicata non era più stato in grado di pagare le rate, e così aveva ricevuto un atto di precetto. La banca aveva preteso da lui il versamento entro 10 giorni non solo dell’importo “scaduto”, ma anche del capitale restante.

Il cassinate, per scongiurare l’esproprio dell’immobile e la sua vendita all’asta, aveva contattato l’avvocato Dario Nardone, esperto a livello nazionale di contenzioso bancario. La contestazione mossa all’istituto era stata che “il costo onnicomprensivo da pagare in caso di estinzione anticipata del mutuo sarebbe stato superiore al tasso soglia”

Quando Agenzia delle Entrate Riscossione può mettere le mani sulla tua casa

Che succede in caso di debiti verso lo Stato particolarmente alti?

Pignoramento-AERSi può incappare nell’ipoteca e nel successivo pignoramento dell’immobile di proprietà. Infatti, se la pendenza verso Agenzia delle Entrate Riscossione è superiore a 120mila euro, è consentito l’esproprio forzoso. Ma non basta: anche se il tentativo di vendita all’asta si conclude con un nulla di fatto il rischio di perdere il bene è assolutamente concreto. In questo articolo spieghiamo perché.

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Quando AER ha diritto ad iscrivere l’ipoteca?

Lo Stato ha facoltà di procedere in tal senso se il credito vantato è superiore a 120mila euro, a condizione che almeno un mese prima al contribuente sia stato notificato un avviso. Questo atto è finalizzato a consentirgli l’ultima chance per sanare la propria posizione estinguendo la pendenza, pagando la quota eccedente il tetto dei 120mila euro, o chiedendo una rateizzazione.

Il pignoramento da parte di AER è consentito se gli immobili di proprietà del contribuente hanno un valore complessivo superiore a 120mila euro. La procedura è invece vietata se questo possiede un unico bene adibito ad abitazione.

Tra l’iscrizione dell’ipoteca e l’esproprio forzoso devono trascorrere almeno sei mesi. Inoltre, in questo caso non è necessario l’intervento dell’esperto per determinare il valore dell’immobile, e la procedura di vendita viene effettuata direttamente da AER.

L’asta è preceduta da un unico atto, e cioè l’avviso di vendita, che viene inserito nei pubblici registri immobiliari. A verbalizzare l’incanto è l’ufficiale della riscossione.

Il primo tentativo di vendita deve essere effettuato entro 200 giorni dal pignoramento, e i successivi dopo almeno 20 giorni.

Se durante i primi tre incanti non si presentano potenziali acquirenti, AER può chiedere e ottenere entro i 10 giorni successivi l’assegnazione allo Stato per il prezzo di partenza dell’ultima tentata vendita. Se questo è superiore al debito la differenza spetta al debitore.

Qualora AER non proceda in tal senso, si può svolgere il quarto incanto.

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Hai un conto corrente cointestato?

Pignoramento-conto-cointestatoForse dovresti preoccuparti della reputazione creditizia dell’altra persona. Infatti, se uno dei contitolari ha un debito e sono trascorsi più di due mesi dalla ricezione dell’atto di precetto, il creditore può procedere al pignoramento.

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Quali sono i limiti da rispettare?

In caso di conto corrente cointestato la quota massima che può essere “aggredita” è del 50%, anche se la somma pendente è superiore. Questo per offrire un sufficiente margine di tutela finanziaria al contitolare.

Il pignoramento deve essere preceduto da idoneo titolo esecutivo (sentenza del giudice, avviso di accertamento…), atto di precetto (un assegno o un documento redatto da notaio) e provvedimento di notifica del pignoramento da inviare all’istituto di credito o alla posta. Quest’ultimo contiene il divieto a versare al correntista l’importo oggetto di esproprio forzoso.

…e se il creditore è Agenzia delle Entrate Riscossione?

Tale ente rappresenta lo Stato, e può avvalersi di una procedura agevolata. Infatti, di solito non c’è l’obbligo di coinvolgere il giudice dell’esecuzione.

Dunque, se il debitore è l’unico titolare di conto corrente, e sono trascorsi più di 60 giorni dalla notifica dell’atto di precetto, AER ha diritto a chiedere il versamento della somma corrispondente al credito. In caso di cointestazione, invece, la procedura da seguire è quella indicata sopra.

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