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Notizie

L’auto proviene da un Paese straniero? Ecco quali sono i tuoi obblighi

Continuano a fioccare multe per i furbetti delle targhe straniere

Targhe-straniere-Decreto-SicurezzaNei giorni scorsi gli agenti di polizia locale della provincia di Treviso hanno effettuato una serie di controlli attraverso i quali sono state individuate alcune persone che, pur essendo residenti in Italia, non pagavano il bollo. Sono così arrivate le aspre sanzioni previste dal Decreto Sicurezza entrato in vigore lo scorso dicembre.

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Cosa prevedono le nuove norme in materia?

Chi risiede in Italia da più di due mesi e viene trovato alla guida di un veicolo con targa straniera subisce una multa compresa tra 712 e 2848 euro. A ciò si aggiunge il fermo amministrativo della durata di 180 giorni, finalizzato alla regolarizzazione tramite nazionalizzazione del mezzo.

Qualora ciò non avvenga ci sono due possibilità: rimpatrio o confisca. In quest’ultimo caso è necessario farsi rilasciare il foglio di via e le targhe provvisorie dalla Motorizzazione, dopo aver consegnato tutta la documentazione relativa al veicolo e le targhe originarie.

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Cosa rischi se non paghi il bollo?

Se sei un automobilista almeno una volta sarai stato tentato di tagliare le spese connesse all'auto

Bollo-autoIn realtà questo è un tributo a carattere regionale dovuto annualmente da parte di chi possiede un’auto iscritta al Pubblico Registro Automobilistico. Non utilizzi da tempo l’auto? Comunque devi pagare.

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Quali sono i termini temporali di pagamento?

In caso di veicoli nuovi il tributo deve essere corrisposto entro il mese di immatricolazione.

Se l’auto invece è già immatricolata il bollo deve essere versato entro il mese successivo a quello di scadenza. Esempio: scade in ottobre? Devi pagare entro fine novembre.

…e se dimentichi la scadenza?

Hai ancora modo di metterti in regola tramite ravvedimento operoso. Per sanare il debito, in questo caso, hai tempo un anno, ma dovrai sommare all’importo originario una quota calcolata in base ai giorni di ritardo.

Se non procedi al ravvedimento operoso la Regione ha tre anni di tempo per “richiamarti all’ordine”. Tale arco di tempo decorre dal 1 gennaio dell’anno successivo a quello in cui il bollo sarebbe dovuto essere pagato. In tal caso può aver luogo l’esproprio forzoso, ad esempio attraverso il conto corrente, finalizzato a prelevare la somma dovuta.

Contestualmente la Regione procede al fermo amministrativo dell’auto, che quindi non può più circolare. Per scongiurare tale provvedimento c’è un mese di tempo, entro il quale bisogna certificare che il mezzo è fondamentale per lo svolgimento dell’attività professionale.

Se il bollo non viene pagato per tre anni di seguito la Regione può cancellare il veicolo dal Pubblico Registro Automobilistico.

È possibile utilizzare l’auto se non si è pagato il tributo?

C’è una differenza sostanziale tra assicurazione e bollo. Nel primo caso la circolazione è vietata, e i trasgressori incorrono in una multa compresa tra 800 e 3.000 euro. Invece, in caso di imposta regionale non versata, si può comunque guidare il mezzo su strada.

In quali casi non deve essere pagato il bollo auto?

In caso di veicolo d’epoca o storico, se il proprietario è disabile, in caso di vendita o di radiazione dal Pubblico Registro Automobilistico.

Furto auto: la decisione della Regione Puglia

È stata recentemente approvata la proposta di legge del consigliere di Trani Mimmo Santorsola. Questa prevede che, in tale evenienza, venga sostenuto economicamente il cittadino, tramite compensazione su una nuova auto di proprietà, o tramite rimborso di una quota del tributo.

Condizione necessaria per godere di questo provvedimento è che il furto si sia protratto per almeno tre mesi.

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Usura bancaria: emessa condanna dal Tribunale di Latina

Approda a una prima sentenza il processo a carico dei vertici di Banca Sella

Banca-SellaGiorgia Castriota, il Giudice per l’Udienza Preliminare di Latina ha infatti condannato l’amministratore delegato e il responsabile dell’area crediti a due anni di reclusione con la sospensione condizionale della pena. Il Presidente del Consiglio di Amministrazione, invece, è stato assolto. Quasi certamente Banca Sella impugnerà la sentenza.

All’origine di tutto l’indagine effettuata dalla Guardia di Finanza di Latina a seguito della denuncia, nel 2009, di un imprenditore nautico di Nettuno. All’uomo era stato erogato un finanziamento di circa 900mila euro su cui avrebbe dovuto pagare un tasso d’interesse artificiosamente alto, in quanto superiore al cosiddetto valore soglia.

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Quali erano le accuse a carico dei vertici del gruppo?

La tesi sostenuta dal legale dell’imprenditore era che il responsabile dell’area crediti del gruppo non si sarebbe opposto alla concessione del finanziamento ad un tassi illegittimo. Contestualmente gli altri due imputati non erano intervenuti a evitare l’insorgere di usura bancaria. Il quadro accusatorio era stato aggravato dal fatto che lo sconfinamento dei valori soglia aveva riguardato un imprenditore.

Banca Sella si dice serena del fatto che la sentenza sarà ribaltata nei gradi successivi, in quanto la causa di tutto sarebbe un banale errore di calcolo. Questo avrebbe determinato un “modesto” disallineamento rispetto ai valori soglia relativi al trimestre di riferimento.

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