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Notizie

Controlli e sanzioni più severe per chi non è in regola con la RC Auto

Ti metti alla guida in modo troppo disinvolto?

RC-AutoLa schiera di tuoi “colleghi” è assai nutrita: si calcola infatti che quasi il 6,5% di auto in circolazione non siano in regola dal punto di vista assicurativo. Al Sud si arriva addirittura al 10%

Da oggi però si rischia più che in passato. A stabilirlo è il recente Decreto Fiscale che ha modificato il Codice Della Strada. Infatti, in caso di RC Auto scaduta, non solo si incappa in una multa da 849 euro, ma vengono decurtati anche cinque punti dalla patente.

Chi invece procede al rinnovo entro 30 giorni dalla chiusura della finestra temporale prevista, può contenere i danni, pagando “solo” – si fa per dire – 424,50 euro.

Nel caso in cui l’automobilista si metta in regola entro un mese dopo la scadenza della RC Auto, invece, subisce il fermo amministrativo, e deve rispondere anche delle spese di trasporto e custodia.

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Largo allo Street Control

Altro strumento che Ania e Polstrada hanno deciso di utilizzare in ottica “anti-furbetti” è il Plate Check, che permette di verificare la regolarità della situazione assicurativa di un veicolo tramite targa. Il progetto avrà durata triennale e comporterà l’impiego di postazioni fisse e mobili.

Aumentano i premi assicurativi

Questo in quanto a dicembre scorso è stato registrato un incremento del numero di incidenti. Ogni automobilista nel 2019, quindi, pagherà in media circa 600 euro in più di RC Auto (circa il 3% in più rispetto al 2018).

Nell’anno appena trascorso sono state più donne che uomini a denunciare sinistri stradali (4,33% Vs 3,55%), mentre i ragazzi neopatentati si sono rivelati un esempio di prudenza rispetto ai pensionati. Circa il 4% di questi ultimi, infatti, subirà un aumento del premio assicurativo.

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La redazione 




 


Le polizze assicurative erano occulte e inutili. Tribunale dice no a vendita dell’immobile

Vi ricordate i terribili pasti in albergo durante le gite scolastiche?

Talvolta lo staff della cucina ricorreva al trucco della pasta al sugo per smaltire le più svariate rimanenze di cibo. La data di scadenza finiva così per essere un dettaglio trascurabile, e chi, ingenuamente, trangugiava quello che gli veniva messo nel piatto, rischiava vere e proprie maratone in bagno.

I mutui rappresentano spesso qualcosa di simile a quei famigerati intrugli, e, se gli ignari clienti non realizzano in tempo di essere finiti in trappola, pagano conseguenze ben più gravi della semplice intossicazione alimentare.

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Mutuo con “sorpresa”

Polizza_assicurativa_occultaNel caso specifico, l’affilata tagliola è costituita dalle polizze assicurative che, suo malgrado, il cliente della banca viene costretto a sottoscrivere per ottenere il finanziamento.

Fortunatamente però, laddove i tribunali verifichino lo scorretto comportamento dell’istituto, il mutuatario può vedere tutelati i propri diritti. È successo nei giorni scorsi a Lecce, dove il giudice della Sezione Commerciale ha bloccato la vendita giudiziaria dell’immobile di residenza acquistato da una coppia.

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“Finchè paghi nessun problema. Alla prima difficoltà, però, perdi tutto”

Circa dieci anni fa i due avevano chiesto e ottenuto un finanziamento di 150mila euro per l’acquisto della prima casa da una delle principali banche italiane. Fino al 2015 le scadenze di pagamento sono state rispettate, ma la situazione è precipitata dopo che il marito ha perso il lavoro.

Saldare le rate è diventata un’impresa, e l’istituto di credito ha proceduto al pignoramento dell’immobile. Dal canto suo la coppia ha contattato Adusbef (Associazione Difesa Utenti Servizi Bancari e Finanziari) e ricevuto assistenza legale da Massimo Todisco.

A seguito di controlli, l’organizzazione ha constatato che alla coppia erano state imposte, a sua insaputa, due polizze assicurative dall’importo complessivo di circa 9mila euro. Una cifra, questa, che di fatto era stata decurtata dalla somma inizialmente accordata.

Incredibile ma vero: ricevi 140mila euro, ma devi restituirne 150mila

I tassi d’interessi applicati, peraltro, si erano rivelati più alti di quelli pattuiti.

Come se non bastasse, la polizza più “pesante” era stata, sostanzialmente, inutile, in quanto connessa all’eventualità di perdere il posto di lavoro a tempo indeterminato in qualità di dipendente. Il mutuatario, invece, era un rappresentante inquadrato come libero professionista.

L’oculatezza del giudice del tribunale di Lecce ha reso quindi possibile scongiurare l’asta giudiziaria, e le sue disastrose conseguenze. 

La redazione



 
 


Norma Bramini: novità in materia di pignoramenti

Buone notizie per chi ha un credito in sospeso con la Pubblica Amministrazione

Norma-BraminiInfatti, nel caso in cui ci siano anche dei debiti contestuali, grazie al Decreto Legge Semplificazione (n.135 del 14 dicembre 2018), viene estesa la finestra temporale disponibile per l’estinzione. Si passa così da tre a quattro anni.

Tale importante modifica è stata possibile intervenendo su alcuni articoli del Codice di Procedura Civile.  L’esproprio forzoso non viene comunque cancellato, ma si rafforzano tutele e garanzie per le persone a cui lo Stato deve dei soldi.

La procedura è stata ribattezzata Norma Bramini in riferimento all’imprenditore lombardo fallito nonostante un credito di quattro milioni di euro verso la Pubblica Amministrazione.

Come si attuano le nuove disposizioni? L’interessato deve certificare che lo Stato ha un debito nei suoi confronti, attraverso la piattaforma elettronica per la gestione informatizzata del rilascio delle certificazioni. La somma deve essere maggiore o uguale all’importo preteso dal (o dai) creditori precedenti. A questo punto il giudice designato per l’esecuzione predispone la liberazione dell’immobile nel periodo compreso tra i sessanta e i novanta giorni successivi all’emanazione del decreto.

Il nuovo iter previsto non riguarda comunque le vendite giudiziarie intraprese prima dell’entrata in vigore del Decreto Semplificazione.

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