In questa sezione troverai ogni giorno tutte le news più interessanti e utili per te.

 

Scritte da esperti blogger, dottori commercialisti e esperti di finanza e diritto tributario, in quesi articoli troverai fatti reali e concreti. 

Svolgiamo un lavoro estenuante per filtrare le notizie false e le bufale. Non ci piace illudere i nostri utenti, ma insistiamo su  uno stile professionale e onesto.

Registrati e riceverai ogni settimana la newsletter gratuita con tutte le notizie e gli aggiornamenti utili direttamente sulla tua email.

Notizie

Tassi d’interesse illegittimi: iscritto nel registro degli indagati un ministro

Il tema degli illeciti bancari unisce le procure di tutta Italia…

Indagine-usura-bancaria-Paolo-Savona

…e talvolta investe anche nomi “eccellenti”

Stavolta tocca a Paolo Savona, ministro degli Affari Europei, che è uno dei 22 indagati su cui è concentrata l’attenzione della Procura di Campobasso. Questa intende accertare la fondatezza delle accuse avanzate dalla società molisana Engineering srl, impegnata nella realizzazione di parchi eolici durante il periodo compreso tra il 2005 e il 2013.

Riflettori puntati su Unicredit e Monte dei Paschi di Siena

Luigi Iosa, avvocato dei legali rappresentanti e liquidatori della Engineering srl, ha spiegato che il reato ipotizzato sarebbe l’applicazione di tassi usurai su conti correnti e anticipi fatture.

All’epoca dei fatti il ministro degli Affari Europei era a capo di Banca di Roma (oggi Unicredit); l’indagine della Procura di Campobasso vede coinvolti anche ex presidenti ed importanti funzionari di Monte dei Paschi di Siena.

La situazione della Engineering srl era, fino a qualche anno fa, florida; la società, infatti, si è occupata di numerosi e rilevanti parchi eolici dislocati in Molise, Campania e Puglia. Ciò aveva reso possibile raggiunge fatturati milionari.

Leggi anche

Devi vedertela con un istituto di credito? È più facile vincere se hai l’alleato giusto

Qual è stato l’effettivo coinvolgimento di Paolo Savona?

È questa la domanda attorno a cui ruotano le 20 pagine che compongono la denuncia presentata dall’avvocato Iosa. L’obiettivo è verificare quali sono state le responsabilità gerarchiche esecutive e di controllo rispetto ai fatti contestati. Nel periodo oggetto di accertamenti il ministro degli Affari Europei guidava Banca di Roma, ma non si occupava di tassi di interesse, hanno spiegato all’Ansa fonti a lui vicine.

“Un atto dovuto, di per sé non fornisce indicazioni né in un senso né nell’altro”

Questa la precisazione di Nicola D’Angelo, ai vertici della Procura di Campobasso, parlando con l’agenzia di stampa. Il tema degli illeciti bancari, prosegue, è complesso, in quanto richiede accertamenti diffusi e approfonditi.

La notizia del coinvolgimento di Paolo Savona ha “conquistato” le prime pagine dei giornali in quanto nei giorni scorsi è stata chiesta una proroga di sei mesi per le indagini preliminari.

La denuncia da parte della Engineering srl a giugno 2017 era integrata da una consulenza tecnica. A seguire Rossana Venditti, Pubblico Ministero, aveva designato un suo consulente e iscritto a gennaio scorso 22  persone nel registro degli indagati. La richiesta di proroga si è resa necessaria in quanto lo scorso 19 luglio sarebbero scaduti i sei mesi di tempo previsti.

Una figura, quella del ministro degli Affari Europei, che già nei mesi scorsi era finito nell’occhio del ciclone. Il Presidente della Repubblica, infatti, non aveva gradito la sua designazione al dicastero dell’Economia. Lega e Cinque Stelle, comunque, dichiarano di attendere con serenità la conclusione delle indagini, ribadendo, nel frattempo, la piena fiducia nei suoi confronti.

Vuoi verificare se i tassi d'interesse che paghi su mutuo o conto corrente sono superiori ai valori soglia? Clicca qui

La redazione

 


 

 

Devi vedertela con un istituto di credito? È più facile vincere se hai l’alleato giusto

Quando si combatte contro l’usura bancaria è doppiamente valido il motto “l’unione fa la forza”

Infatti, se il cittadino è supportato da associazioni di categoria, al sollievo psicologico e alla condivisione delle proprie ansie, si uniscono maggiori possibilità di vittoria. È innegabile che, quando “scendono in campo”, organizzazioni che operano su vasta scala, la sensibilizzazione è capillare, e contestualmente si moltiplicano le possibilità di dimostrare l’avvenuto reato. Le ultime buone notizie in tal senso arrivano da Catania e Salerno.

Tredici anni di tassi d’interesse “stellari” denunciati da Codacons

Usura-bancaria-CataniaÈ attualmente indagato per usura bancaria il direttore di una filiale del capoluogo siciliano di un istituto di credito nazionale. All’origine della vicenda, la denuncia di un commerciante del luogo, attualmente difeso dai legali dell’associazione dei consumatori.

Nel periodo compreso tra il 2003 e il 2016 sarebbero stati stipulati tra le parti due contratti di mutui. Questi si sarebbero caratterizzati per il continuo, palese e rilevante sconfinamento dei tassi applicati rispetto ai valori soglia fissati trimestralmente dalla Banca d’Italia. Il direttore della banca di Catania, pur potendo intervenire per tutelare il commerciante, non avrebbe fatto nulla.

A sostanziare la tesi di Codacons c’è sia la perizia econometrica di parte, che la consulenza tecnico-contabile chiesta dal Pubblico Ministero.

Leggi anche

Novità in arrivo in materia di tassi usurari da Salerno e Brindisi
 

Azienda salernitana denuncia banca ed SOS Impresa si costituisce parte civile

Presidente, direttore e funzionario di una filiale locale di Mps saranno i protagonisti di un processo incentrato sul reato di usura bancaria. A scoperchiare il vaso di Pandora è stata la Silvarim, impresa operante nel settore degli elettrodomestici che otto anni fa tentò la strada del concordato preventivo dovendo poi subire una procedura di fallimento.

Azienda e banca erano legate da un conto corrente e dalla concessione di alcune linee di credito. I contratti sarebbero però stati viziati dal superamento dei tassi d’interesse soglia fissati per legge.

Vuoi controllare se sul tuo mutuo sono applicati interessi troppo alti? Clicca qui 

La redazione

 


 

 

Pignoramento pensione: spetta al giudice stabilire quanto serve a vivere dignitosamente

Piove sempre sul bagnato

Pignoramento-pensioneSi può riassumere così la situazione in cui spesso si ritrovano i pensionati, costretti a far fronte a numerose uscite, anche per sostenere figli e nipoti. Un equilibrio precario a causa del quale far quadrare i conti ogni mese diventa un’impresa; ciò rende misure quali il pignoramento la vera e propria ciliegina su una torta al cianuro. Come si può stabilire qual è, di caso in caso, la cifra che non può essere “aggredita” senza mettere a rischio la sopravvivenza stessa del debitore? Una pronuncia cruciale in tal senso è arrivata nei giorni scorsi dal Tribunale di Palermo.

Leggi anche

Debitori pensionati: oltre quale cifra può scattare il pignoramento?

Abbassare l’asticella della quota di pensione pignorabile è una questione di buonsenso, talvolta

I giudici siciliani si sono pronunciati sulla vicenda di un anziano che percepisce mensilmente circa 1500 euro, ma che è già “inchiodato” dal fuoco di fila di svariate spese (cessione del quinto, cambiali). È stato quindi deciso che la cifra da liquidare per soddisfare il creditore debba essere inferiore al fatidico quinto, rappresentando lo stesso un valore puramente indicativo.

In linea di massima il pignoramento della pensione può intaccare l’importo eccedente la pensione sociale aumentata del 50%. Nel caso specifico questo avrebbe significato che l’anziano si sarebbe visto “sfilare” ulteriori 160 euro al mese, ma ciò avrebbe compromesso irrimediabilmente la sua quotidianità.

La difesa del pensionato è stata portata avanti dall’Unione dei Consumatori, che è riuscita a tagliare drasticamente l’importo pignorabile; la cifra da decurtare mensilmente è stata fissata a 80 euro.

In assenza di “parametri normativi specifici” spetta al giudice stimare quanto serve per vivere al debitore

Questo il principio a cui si sono richiamati gli avvocati dell’Unione dei Consumatori per contrastare l’automatica equiparazione tra minimo vitale e pensione minima.

L’organizzazione ha fatto riferimento alla sentenza n.18225 del 26 agosto 2014 emessa dalla Terza Sezione Civile della Corte Cassazione, secondo cui sta al Giudice dell’Esecuzione quantificare l’ammontare di cui ha bisogno il pensionato per vivere dignitosamente. Tale valutazione economica non può prescindere dall’analisi del caso specifico.

La pronuncia della Corte di Cassazione ha quindi dichiarato che, se mancano strumenti di legge ad hoc atti a definire analiticamente il cosiddetto minimo vitale, il Giudice può decidere senza richiamarsi alle indicazioni dall’ente erogatore della pensione.

Hai un debito con il Fisco o con le banche? Liberartene pagando il giusto non è impossibile. Clicca qui per richiedere maggiori informazioni 

La redazione 

 


 

 
✍  FAQ    Chi siamo     
Info Privacy