Non sempre digitalizzazione è sinonimo di efficienza
A confermare l’amara constatazione ci ha pensato la giornata di ieri, costellata da disservizi, ritardi e lunghe file per chi aveva deciso di presentare la domanda di rottamazione delle cartelle esattoriali. Un provvedimento, questo, destinato ai cittadini i cui debiti erano stati affidati all’’agente di riscossione nel periodo compreso tra il 1 gennaio e il 30 settembre dello scorso anno, come pure a quanti avevano un piano di rateizzazione in essere al 24 ottobre 2016 e non avevano effettuato il pagamento delle rate in scadenza al 31dicembre 2016.
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Quando la burocrazia sembra mettercela tutta per complicare le cose
Sono state molte le anomalie segnalate non solo dai contribuenti che si sono recati fisicamente agli sportelli di Agenzia delle Entrate il 15 maggio scorso (ultimo giorno utile per aderire al provvedimento), ma anche da quanti speravano di aggirare l’ostacolo delle lunghe attese in coda compilando e inoltrando la domanda online.
Così, ad esempio, chi doveva presentare più di una istanza, magari anche da parte di familiari e conoscenti, è stato costretto a fare la fila per due o anche tre volte. Il fatidico numeretto relativo alla prenotazione, infatti, dava diritto a inoltrare una sola richiesta.
Non è andata meglio a chi ha scelto di utilizzare il sito di AER, nella speranza, magari, di risparmiare tempo ed esemplificare l’iter. A un certo punto, infatti, la piattaforma si è bloccata per l’elevato numero di accessi effettuati in contemporanea.
Interpellata in merito, Agenzia delle Entrate Riscossione ha confermato il sentore condiviso da migliaia di contribuenti, e tramite il call center ha spiegato che la sorprendente affluenza ha causato significativi rallentamenti del servizio.
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Analoga “congestione” in occasione della precedente rottamazione
L’associazione dei commercialisti ha tracciato un parallelo con l’analoga misura di definizione agevolata varata lo scorso anno. Anche allora si erano moltiplicate le anomalie procedurali, in concomitanza della data di scadenza.
L’organizzazione di categoria ha quindi definito ineludibile la proroga dei termini per la presentazione delle domande. “La burocrazia si è rivelata impreparata, e non sufficiente attrezzata a rispondere tempestivamente”.
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La redazione